Cronaca

Da Canzonissima al Tuca Tuca, ecco perchè abbiamo amato Raffaella Carrà

"La regina della televisione italiana", è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta ad oggi

Perchè Raffaella Carrà è diventata famosa? Definita “La regina della televisione italiana”, è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte, avvenuta il 5 luglio 2021. Durante la sua lunga carriera è diventata un’icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all’estero, soprattutto in Spagna.

Perchè Raffaella Carrà è diventata famosa

Precoce nelle arti, debutta prestissimo nel film Tormento del Passato (1952) di Mario Bonnard, dove appare con il vero nome, Raffaella Pelloni. Il suo nome d’arte le fu consigliato dal regista Dante Guardamagna, associando il nome vero, Raffaella, al cognome del pittore Carlo Carrà. Consegue il diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e subito dopo, nel 1960, arriva il debutto cinematografico con il film, La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini.

In seguito partecipa a diverse pellicole tra cui ricordiamo: I Compagni di Mario Monicelli, al fianco di Marcello Mastroianni e nel 1965 lavora sul set del film, Il colonnello Von Ryan, insieme a Frank Sinatra. Il successo televisivo con quel suo stile che l’ha resa la famosa “Raffa nazionale” arriva nel 1970 con lo spettacolo Io Agata e tu, con Nino Taranto e Nino Ferrer.

Il successo con Canzonissima

Ma a fare scandalo saranno le sue apparizioni nel noto programma televisivo di varietà, Canzonissima, qui vediamo una giovanissima Raffaella che affianca Corrado Mantoni con l’ombelico scoperto, sfoggiato durante la sigla Ma che musica maestro!.

L’anno successive continua la sua apparizione nel programma ed è qui che lancia quello che sarà il suo cavallo di battaglia, il Tuca tuca, a ritmo di passi tipici che solo una showgirl come lei poteva creare, compare anche la canzone Chissà se va.


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Nel 1974 avviene la collaborazione con quella che sarà una delle sue più grandi amiche, Mina Mazzini, insieme presentano il programma Milleluci. Raffaella è ormai diventata una showgirl e una conduttrice a livello internazionale.

Nello stesso anno presenta da sola Canzonissima, celebre è il duetto con Topo Gigio, dove canta, Strapazzami di coccole. Sempre nel 1974 pubblica l’album Felicità tà tà, contenente uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. L’album riscuote un ottimo successo, tanto da ottenere il disco di platino.

La sua carriera decolla tanto da apparire in diversi programmi televisivi: Ma che sera (1978), famosa è la sigla cantata dalla stessa Raffaella, Tanti auguri, un inno all’amore libero e spensierato; Fantastico 3 (1982) con Corrado Mantoni e Gigi Sabani, da cornice al programma un’altra celebre sigla Ballo ballo; e infine Pronto, Raffaella? (1984 e 1985), che le porta ad ottenere, nel 1984, il titolo di Personaggio televisivo europeo femminile, assegnato dall’European TV Magazines Association. Ed è proprio in questo programma che Raffaella incontra per la prima volta il regista, Gianni Boncompagni, il compagno di una vita.


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Conduce nel 1985 Buonasera Raffaella e l’anno successivo Domenica In, poi passa, nel 1987 alla Mediaset, dove realizza Raffaella Carrà Show e Il principe azzurro, ma non le procurano grossi ascolti. Dopo la sua breve esperienza alla Mediaset, ritorna in Rai, dal 1989 fino al 1991, e conduce Fantastico 12 insieme a Johnny Dorelli. Dal 1992 al 1995 lavora in Spagna sul primo canale TVE dove conduce, Hola Raffaella, premiato con il TP, l’equivalente dell’italiano Telegatto.

Torna in Italia nel 1995 con Carràmba che sorpresa: il record di ascolti è clamoroso, tanto da condurre altre quattro edizioni del programma, nella fascia più importante del sabato sera. Grazie a questa rinnovata popolarità presenta nel 2001 la VI edizione del Festival di Sanremo. Nel 2004 conduce il programma Sogni, due anni è la volta del programma Amore, dedicato alle adozioni a distanza che la conduttrice sostiene. Nel 2008 l’emittente spagnola TVE la chiama per tre programmi legati all’Eurofestival.

Nell’estate 2011 esce il remix di un suo storico brano musicale, A far l’amore comincia tu, che diviene così Far l’amore, realizzato da Bob Sinclar, suo partner nella conduzione della finale dell’ESC 2011.

Il brano si rivela un rinnovato successo internazionale e il suo inserimento come colonna sonora nel film La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino, premiato l’anno successivo con l’Oscar come miglior film in lingua straniera.


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Il successo di Fiesta

Fiesta è un album della cantante italiana Raffaella Carrà, pubblicato nel 1977 dall’etichetta discografica CGD. Il disco, arrangiato da Paolo Ormi e Franco Bracardi, vede tra gli autori, oltre a Gianni Boncompagni, anche T. Benn Feghali ed Escolar. L’album, dai suoni prettamente eurodisco, contiene Fiesta, una delle canzoni “simbolo” della soubrette. Il brano Ma ne sai più di me è stato reinciso con un testo diverso nell’album Applauso cambiando il titolo in A parole. Dall’album sono stati estratti alcuni singoli: Fiesta/A far l’amore comincia tu pubblicato per il mercato italiano e Fiesta/Soñando contigo (Dreaming of you)Fiesta/MelodiaFiesta/En el amor todo es empezarFiesta/Volvere, per il mercato ispanico ed internazionale.

L’album è stato distribuito in Spagna, con un artwork ed una tracklist differente. Sono state aggiunte le versioni in spagnolo di A far l’amore comincia tuForte forte forte e 5353456, omettendo i brani Mi sento bellaNon dobbiamo litigare più e Il presidente, presenti nella versione italiana.

La versione distribuita in Uruguay presenta un’ulteriore tracklist con l’aggiunta dei brani, RumoresTuca TucaFelicidad Dá DáT’ammazzerei e Borriquito, mantenendo però l’artwork della versione italiana. La versione Argentina mantiene la stessa tracklist ed artwork della versione italiana, con le tracce tradotte in spagnolo. In Israele è stata distribuita la versione in italiano con lo stesso artwork, come negli altri paesi in cui è stato distribuito (Canada, Turchia, Arabia Saudita e Russia), ma con artwork differenti.

Il tuca tuca di Raffaella Carrà: ballo, testo e significato

Tuca tuca/Vi dirò la verità è il quinto singolo di Raffaella Carrà, pubblicato dalla RCA Italiana nel 1971. Il brano fu scritto da Gianni Boncompagni per il testo e da Franco Pisano per la musica e arrangiato nell’edizione discografica da Paolo Ormi. Del brano esiste anche una versione in inglese dal titolo I like it.

Il ballo fu lanciato da Raffaella Carrà nel corso della sesta puntata di Canzonissima 1971 (per la regia di Gino Landi, anche coreografo del programma), andata in onda sabato 13 novembre. La Carrà eseguì il brano, con il celebre balletto ideato da Don Lurio, insieme al ballerino e coreografo Enzo Paolo Turchi. Il balletto era alquanto osé per quei tempi, ma ottenne subito un immediato successo e riscontro di pubblico, anche per il fatto di constatare di una danza semplicissima da riprodurre.

Tuttavia, i dirigenti Rai del 1971, temendo che le inquadrature fisse della seconda camera inducessero i telespettatori a credere che Turchi, anziché i fianchi, sfiorasse altre parti “tabù” della Carrà, obbligarono i due ballerini a eseguire il Tuca Tuca quasi girati di tre quarti. La cantante Madonna, durante il MDNA Tour nel 2012, ha riproposto con un ballerino una coreografia simile a quella del Tuca Tuca. Di seguito il testo di Tuca Tuca:

Mi fa impazzire
Anche se dici sempre no
Ma che mi manca
Per farti innamorar di me
Vorrei averti qui

(Tuca tuca)
E ti convincerei
Forse ballando un po’ con me
Mi fa impazzire
Anche se dici sempre no
Ma se mi baci
Probabilmente cambierai
Coraggio, vieni qui

(Tuca tuca)
È tanto bello ballare così con te
Sì, con te
(Tuca tuca) Sì, con te
(Tuca tuca) Sì
Mi fa impazzire
Ora che pensi sempre a me
Non farci caso
Tutti finiscono così
Coraggio, vieni qui

(Tuca tuca)
È tanto bello ballare così con te
Sì, con te
(Tuca tuca) Sì, con te
(Tuca tuca) Sì

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