Cronaca

Tangenti, arrestato assessore di Grumo Appula | Sorpreso mentre intascava 5mila euro

Grumo Appula, assessore arrestato per tangenti. È stato visto mentre intascava una mazzetta da 5mila euro

È stato arrestato con l’accusa di intascare tangenti un assessore di Grumo Appula, in provincia di Bari. In particolar modo, i carabinieri lo hanno visto in diretta mentre riceveva una mazzetta d 5mila euro da parte di un imprenditore 34enne. Quest’ultimo aveva in appalto il servizio di raccolta rifiuti nel centro barese. L’assessore è stato tratto in arresto con l’accusa di estorsione e concussione. In carcere è finito anche il costruttore V.P., che avrebbe assecondato le sue richieste per timore di perdere l’appalto.

Tangenti a Grumo Appula, arrestato assessore

Le indagini hanno avuto origine dal danneggiamento mediante incendio di un veicolo in uso ad una società incaricata della raccolta di rifiuti nel Comune di Grumo Appula, avvenuto la mattina del 24 luglio scorso, ed hanno consentito di accertare che l’assessore, con la delega alla nettezza urbana, aveva istigato alcuni operatori ecologici, dipendenti della citata azienda, a non procedere alla raccolta dei rifiuti, incentivando anche uno sciopero collettivo apparentemente connesso a problematiche logistiche interne all’azienda.

Tali condotte, pilotate dall’assessore erano di fatto finalizzate a creare una serie di disservizi e mettere in cattiva luce l’azienda al fine di minacciarne l’interruzione della collaborazione con l’ente comunale, difficoltà che sarebbero state eliminate se il titolare dell’azienda avesse corrisposto una somma di denaro e/o assunzioni di personale.

La mazzetta da 5mila euro

La scorsa mattinata, all’esito dell’ennesimo incontro con l’imprenditore destinatario delle richieste, si sono anche presentati i carabinieri del Comando Provinciale di Bari i quali, dopo aver assistito al pagamento della tangente, hanno proceduto all’arresto dell’assessore, nonché di P.V., che riceveva il denaro – pari a 5mila euro euro – cercando immediatamente dopo di allontanarsi. Per gli arrestati si sono aperte quindi le porte del carcere di Bari ove permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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