Cronaca

Resta con me, la storia di Tami Oldham Ashcraft che ha ispirato il film

Ecco cosa fa oggi la donna salvata nell’Oceano Pacifico

Il film Resta con me, andato in onda martedì 14 settembre su Rai 2, ripropone la vera storia di Tami Oldham, che per 41 giorni sopravvisse a un naufragio nell’Oceano Pacifico: cosa fa oggi la donna sopravvissuta al naufragio?

Resta con me, la storia di Tami Oldham: cosa fa oggi la donna?

Una storia tanto drammatica quanto avvincente è quella che ha ispirato il film Resta con me, andato in onda martedì 14 settembre su Rai 2, ma cosa fa oggi Tami Oldham, la donna sopravvissuta al naufragio? La donna ha trascorso 41 giorni in mare e oltre alla sua sofferenza, ha visto anche la morte del suo fidanzato. Tami è riuscita a sopravvivere al peggior uragano mai registrato nell’Oceano Pacifico ed ha trascorso 41 giorni bloccati in mare!

Di cosa tratta Resta con me

Tami Oldham ha avuto un ruolo importante nella realizzazione del film che racconta una storia straziante iniziata negli anni Ottanta, quando il fidanzato, il marinaio Richard Sharp accettò di salpare uno yacht da Tahiti a San Diego per conto di un cliente. Nonostante inizialmente titubante, la 23enne alla fine decise di unirsi a Richard nel viaggio. Due settimane dopo, i due giovani iniziarono a sentire gli avvertimenti di una tempesta che rapidamente si trasformò in un uragano di categoria 5.

Nonostante cercassero di superarla, manovrando la nave attraverso onde di trenta metri e venti sferzanti, la tempesta era troppo forte e mentre Tami scendeva sottocoperta, lasciando Richard al pilota, lo sentì gridare e poi svenne. Quando si svegliò, la ragazza aveva un brutto taglio sulla testa e lo yacht era distrutto e di Richard non vi era traccia. In preda alla voglia di vivere, la 23enne riuscì a riparare la nave e navigare da sola fino a quando una nave da ricerca giapponese non la raccolse al largo della costa di Hilo, nelle Hawaii 41 giorni dopo!

Cosa fa oggi Tami Oldham?

La donna ha spiegato di aver voluto sempre scrivere un libro sulla sua storia, ma per anni non riusciva a liberarsi degli incubi, le stessa ha dichiarato: “Mi ci sono voluti sei anni anche per leggere di nuovo un libro perché avevo una grande ferita alla testa”. Sebbene avesse sviluppato gravi fobie basate sulla perdita di controllo, inclusa la paura di volare, quando riuscì di nuovo a leggere iniziò con Herman Melville e il romanzo Moby Dick.

Otto anni dopo l’incidente, Tami prese l’anello che Richard le aveva dato prima che salpassero e lo fece galleggiare in mare con una rosa. Si riprese lentamente, si risposò e divenne profondamente coinvolta nella comunità velica della sua città natale a San Juan, Washington. Durante la sua prima gravidanza, scelse di scrivere un libro per raccontare la sua storia. Nel 2003 uscì il libro, a 20 anni dal dramma. Quando i produttori si rivolsero a Tami  con l’idea di trasformare la sua storia in un film, la donna ne fu entusiasta e decise di lavorare a stretto contatto con loro e il team di sceneggiatori. Per la donna, ora felicemente sposata con due figli e che ancora vive e lavora a Washinton, “Resta con me” potrebbe essere la chiusura definitiva di questa vicenda!

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