Cronaca

La no vax Silvana De Mari sospesa dall’Ordine dei medici: “anche Gandalf fu sospeso dall’ordine degli stregoni”

La donna ha reagito alla sanzione pubblicando un filmato sulla sua pagina Facebook e in una serie di post sul suo blog e su Twitter

La dottoressa Silvana De Mari, chirurgo e psicoterapeuta diventata un punto di riferimento per i No vax, è stata sospesa ieri dall’Ordine dei Medici di Torino per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale. La donna ha reagito alla sanzione pubblicando un filmato sulla sua pagina Facebook e in una serie di post sul suo blog e su Twitter dove ha ironizzato paragonando l’Ordine dei Medici all'”Ordine degli Stregoni” o a quello degli scacchi.

Silvana De Mari sospesa dall’Ordine dei medici di Torino: “nessun danno tanto sono in pensione”

“Non mi hanno fatto nessun danno perché tanto sono in pensione. Ma ci sono tanti scacchisti dolorosi che stanno affrontando problemi drammatici pur di non subire nel loro corpo qualcosa che non vogliono. Erano i migliori scacchisti e sono fiera di far parte di quel numero“. La De Mari ha poi poi affermato che anche Gandalf è stato sospeso dall’Ordine degli Stregoni. “Quando l’oscurità invade il mondo i bravi non cedono. Quando l’angelo della morte arriverà potrò guardarlo in faccia e non abbasserò lo sguardo. Come Cirano de Bergerac porterò a Dio immacolato il mio pennacchio bianco“.

Chi è Silvana De Mari

Silvana De Mari, 68 anni, è nata in provincia di Caserta e si è specializzata in chirurgia generale e in psicologia cognitiva, praticando la professione di chirurgo in Italia e in Africa; attualmente si occupa di psicoterapia. De Mari è nota per le sue posizioni convintamente anti vacciniste e solo due giorni fa sponsorizzava sui social network il convegno organizzato dalla Lega al Senato in cui sono state promosse presunte cure domiciliari anti-Covid, tra cui l’ivermectina e l’idrossiclorochina, farmaci già giudicati inefficaci dalla comunità scientifica internazionale nel contrasto del Covid-19.

Tre anni fa la dottoressa è stata condannata a 1.500 euro di multa per le frasi contro l’associazionismo LGBTQ+. In seguito arrivò anche a dire che gli omosessuali sono persone “da curare”.


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