Cronaca

La proposta del candidato sindaco no vax a Ravenna: “Infettiamo i giovani con i malati di Covid”

Emanuele Panizza, candidato sindaco a Ravenna con il Movimento 3V, ha lanciato una serie di proposte shock

Infettare i giovani con il Covid, non vaccinarli e togliere il Green pass. Sono solo alcune delle proposte del candidato sindaco di Ravenna per il Movimento 3V, Emanuele Panizza, attualmente consigliere comunale con un passato nel M5s.

Covid: le proposte No vax del candidato sindaco a Ravenna Emanuele Panizza

Intervistato da Ravennatoday Panizza, fa il punto sulla campagna elettorale a due settimane dal voto, lui che è stato tra i primi a presentarsi tra i candidati sindaci. Nel repertorio, però, tra proposte per la città e un riepilogo di quanto fatto in Consiglio comunale, c’è una buona quantità di teorie no vax e antiscientifiche sul Covid. Secondo Panizza “questa malattia è curabile con le terapie domiciliari, con farmaci come la idrossiclorochina e la tetramicina, e intervenendo prontamente nelle sue prime fasi si riducono sostanzialmente le ospedalizzazioni“. “Io non sono un medico – ammette – però uso la logica“. È giusto “vaccinare le persone più anziane, fragili e a rischio, ma vaccinare i giovani o chi gode di buona salute non è la soluzione che questi professori dicono essere quella corretta“. E poi un altro classico: “Sono i vaccini stessi che creano le varianti più resistenti ai vaccini“.

Via il Green pass

Il Green pass, invece, è “un abominio che va ritirato, non ha nessuna valenza dal punto di vista sanitario“. E promette: “Se io dovessi diventare sindaco, visto che nei poteri del sindaco c’è quello della tutela della salute, io il Green pass nel Comune di Ravenna non lo applico, lo tolgo“.

Infettare bambini e giovani con il Covid

Ma quindi cosa bisogna fare con i più giovani? La risposta di Panizza è ancora più scioccante: “I ragazzi e i bambini sani devono sviluppare la malattia, basterebbe che quando c’è una persona positiva, anziché isolarla e tenerla in casa, in maniera controllata venisse fatta frequentare dai giovani“. Ma attenzione: “Sotto controllo medico”. Una specie di contagio monitorato mirato ai più piccoli: “Così in 10-12 giorni quel ragazzo è a posto e avendo contratto la malattia ha sviluppato anticorpi che proteggono davvero dall’infezione, molto più di quelli del vaccino“.

E poi spiega che il ruolo del suo Movimento è andare “contro un sistema“, ma in modo “assolutamente democratico”. Tanto è stato il successo delle sue parole, dice lui, che lo stanno contattando “tanti insegnanti, sanitari e mamme” che lo chiamano “piangendo” perché “cercano persone positive per poter andare a casa loro o mandarci i loro figli per poter contrarre il Covid ed evitare in tutti i modi il vaccino“.


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