Cronaca

Bari, oncologo chiedeva denaro per farmaci gratuiti: sequestrati 3 milioni di euro

Bari, sequestrati beni per 3 milioni a un oncologo: tra le vittime anche un paziente di Foggia che gli ha consegnato 130mila euro

A Bari  sequestrati beni per 3 milioni a un oncologo, in casa inoltre aveva anche in contanti circa 1,9 milioni: tra le vittime registrate anche un paziente di Foggia deceduto che gli aveva consegnato 130mila euro. Nel maggio scorso Giuseppe Rizzi era stato arrestato.

A Bari sequestrati beni per 3 milioni a un oncologo

Nel maggio scorso Giuseppe Rizzi, un oncologo residente a Bari, era stato messo ai domiciliari rispondente del reato di “concussione aggravata e continuata”, in concorso con la propria compagna e co-indagata nel medesimo procedimento penale. Il provvedimento è stato la conseguenza di complesse indagini svolte dai Carabinieri della stazione di Bari Santo Spirito.

Le vittime dell’oncologo

Tra le vittime del medico anche una famiglia di Foggia, che gli aveva consegnato ben 130mila euro con la speranza che un anziano, 60enne deceduto dopo un anno dall’inizio delle cure, guarisse da un carcinoma definita “irreversibile”. Un anno di cure che sono servite poco o nulla e che costavano tantissimo.

Lo svolgimento delle prestazioni mediche

Le indagini hanno emerso come il medico, abusando della professione e del titolo di medico presso il Dipartimento di oncologia dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, durante lo svolgimento della sua professione eseguiva prestazioni mediche e iniezioni di farmaco costringendo il paziente al pagamento di ingenti somme di denaro e di altre utilità.

I beni sequestrati e la somma di denaro in contati ritrovata

Il materiale raccolto è stato oggetto di indagini approfondite che hanno consentito di accertare un’ingiustificata sproporzione tra il reddito dichiarato e i beni effettivi disponibili del medico, quantificata in oltre 2,5 milioni di euro e la somma in contanti ritrovata nell’abitazione di circa 1,9 milioni di euro.

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