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Giuseppe Mango: storia, carriera, vita privata e morte del grande cantautore italiano

Mango, all’anagrafe Giuseppe Mango, conosciuto anche come Pino Mango nacque a Lagonegro il 6 novembre 1954 e morì a Policoro  l’8 dicembre del 2014. È stato un cantautore, musicista e scrittore italiano.

Mango, tutto ciò che c’è da sapere sul grande cantautore, musicista e scrittore italiano

Noto per la sua estensione vocale e per il suo stile che fondeva pop e rock con sonorità folk e world music, è stato definito dal critico musicale Mario Luzzatto Fegiz come un «autentico innovatore della musica leggera italiana».

Mango ha anche scritto brani per diversi artisti, tra cui Patty Pravo, Andrea Bocelli, Loretta Goggi, Mietta e Loredana Bertè, alcuni dei quali in collaborazione con il fratello Armando. Le sue canzoni sono state interpretate da artisti italiani e internazionali come Mina, Mia Martini, Michele Zarrillo, Giorgia, Leo Sayer, Hélène Ségara, Eleutheria Arvanitakī. Nell’arco della sua attività ha venduto cinque milioni di dischi.

Gli inizi

Mango

Mango è nato a Lagonegro, in provincia di Potenza; la sua vocazione canora è precoce: intorno all’età di 6-7 anni fa già parte di una cover band assieme al fratello maggiore Michele. Inizialmente i suoi gusti musicali sono orientati verso il soul e l’hard rock, generi totalmente diversi da quelli che, anni dopo, decreteranno il suo successo. I suoi artisti preferiti sono Aretha Franklin, Otis Redding, Led Zeppelin e Deep Purple, per poi ascoltare successivamente anche Peter Gabriel, Sting, Prince e AC/DC; in età giovanile Mango non si dimostra interessato alla musica italiana, dichiarando che interpretava «al massimo qualche brano di Battisti». Si iscrive al corso di laurea in sociologia presso l’Università di Salerno, pur non portando a compimento gli studi, e inizia a scrivere testi per canzoni.

Nei primi anni settanta Mango si reca a Roma per cercare di intraprendere la carriera professionale. In attesa di sostenere l’esame alla Siae conosce Renato Zero, il quale, dopo aver ascoltato le sue canzoni, lo presenta a Franco Migliacci, produttore della RCA Italiana. Sotto la guida di Silvano D’Auria, il primo a notare le sue potenzialità, Mango incide per la RCA l’album La mia ragazza è un gran caldo, pubblicato nell’ottobre del 1976. Due brani inseriti nell’album, Per te che mi apri l’universo e Tu pioggia io mattino, attirano l’attenzione di Patty Pravo, che li reinterpreta nell’album Tanto, seppur cambiando il titolo di Tu pioggia io mattino in Per amarti d’amore. Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e incide una propria versione di Se mi sfiori nell’album Che vuoi che sia… se t’ho aspettato tanto.

Nel 1977 Mango compare nel programma Passo 16 – Zero & Co. con Renato Zero, interpretando il brano Indiscutibilmente mia, rinominato in seguito Su questa terra solo mia e contenuto nel suo disco d’esordio. Nello stesso anno incide su 45 giri, per la casa discografica Numero Uno, due brani: Fili d’aria e Quasi amore, mai inseriti in nessun album. L’anno dopo viene inciso un nuovo 45 giri con altre due canzoni: Una danza e Non aspettarmi. Nel 1979, proponendosi artisticamente con il nome Pino Mango, pubblica Arlecchino dove, tra le canzoni di spicco, vi sono Arlecchino, Angela ormai e Sentirti, quest’ultima incisa anche da Patty Pravo e successivamente da Mietta.

Nel 1982 esce per la Fonit Cetra l’album È pericoloso sporgersi, con il quale il cantautore si presenta ancora al pubblico come Pino Mango e che contiene pezzi come Fuori gioco, trattante il tema del disagio giovanile legato alla droga, e Nero e blu, spesso canzone d’apertura dei suoi concerti per molti anni e reinterpretata in seguito da Scialpi, per il quale Mango compone anche due brani: L’Io e l’Es e Hallelujah. Benché i primi dischi siano stati notati da alcuni artisti, essi non ottengono il successo sperato e non riescono a trovare sufficiente spazio in radio e televisione.

Nel 1984 Mango presenta alla Fonit un provino che, però, non riceve attenzione. L’artista, già deluso dagli scarsi risultati dei primi tre dischi, è intenzionato ad abbandonare la musica e riprendere gli studi universitari. Mogol, giunto negli studi della Fonit per sistemare gli archivi, scopre il provino e, colpito positivamente dal prodotto, desidera incontrare il cantante. L’allora A&R della Fonit, Mara Maionchi, contatta Mango il quale, dopo ripetuti rifiuti e sempre più deciso ad abbandonare l’attività, accetta di incontrare il paroliere. Il provino contiene un brano dal titolo Mama Voodoo, il cui testo è ad opera del fratello Armando. Mogol decide di riscrivere il testo: nasce così il brano Oro che, pubblicato su 45 giri nello stesso anno, ottiene un grande successo, al punto da diventare uno dei più noti dell’artista. L’incontro con Mogol sarà determinante per la carriera di Mango e il sodalizio tra i due si rivelerà proficuo.

Il Festival di Sanremo e il grande successo

Mango a Sanremo

Nel 1985 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con la canzone Il viaggio, ottenendo il premio della critica[11], pur senza passare il turno per la finale; il brano è inserito in Australia, l’album che introduce Mango al grande pubblico, in cui l’artista inizia ad elaborare un proprio stile contaminato da sonorità world. Nello stesso anno scrive e produce tutte le canzoni di Tempo di Blues, album d’esordio di Laura Valente, che sarà la sua compagna per tutta la vita.

Nel 1986 si ripresenta a Sanremo, portando quattro canzoni, di cui una come interprete e tre come autore: scrive con Alberto Salerno la sigla d’apertura del Festival sanremese, Io nascerò (cantata da Loretta Goggi e incisa per la prima volta da Mango nella raccolta del 1999 Visto così); inoltre è autore del brano Re, con cui Loredana Bertè si esibisce per la prima volta sul palco dell’Ariston (destando il famoso scandalo per la performance in versione pre-maman) e di Nessun Dolore, scritto per Anna Bussotti e presentato nella sezione “Nuove Proposte”. Come interprete, infine, partecipa nella categoria “Big” con il pezzo Lei verrà che, nonostante si classifichi solamente al 14º posto, diventa ben presto una delle canzoni più rappresentative della sua discografia. Il brano viene inserito in Odissea, l’album della svolta di Mango, che conquista il disco d’oro e che vede la partecipazione del tastierista Brian Auger, figura di spicco del rock anni sessanta e settanta. Sempre in quell’anno vince il Telegatto come rivelazione dell’anno.

Partecipa di nuovo al Festival di Sanremo del 1987, con il pezzo Dal cuore in poi, classificatosi in diciottesima posizione. Nello stesso anno viene pubblicato l’album Adesso, che contiene il già citato Dal cuore in poi, assieme a uno dei brani più famosi di Mango: Bella d’estate, scritto con Lucio Dalla. L’album conquista 3 dischi d’oro in 5 mesi e viene pubblicato anche al di fuori dei confini nazionali, ottenendo notevoli riscontri specialmente in Spagna, dove si colloca ai vertici delle classifiche; si decide, così, di pubblicare l’album in lingua spagnola con il nome di Ahora, da cui viene estratto il singolo Flor de Verano (versione ispanica di Bella d’estate), che raggiunge il primo posto nella classifica spagnola Los 40 Principales il 30 aprile 1988.

Nel 1988 l’artista lucano pubblica Inseguendo l’aquila, accompagnato dal 45 giri Ferro e fuoco. L’album conquista il disco d’oro e viene pubblicato nello stesso anno in Spagna con il titolo Hierro y fuego.

Nel 1990 Mango pubblica Sirtaki, il suo album più venduto. Prima dell’uscita del disco partecipa a Sanremo con il brano Tu… sì che, nella stessa edizione, viene anche interpretato dal cantautore britannico Leo Sayer con il titolo The moth and the flame. Il brano, insieme al lato B Ma che musica c’è, compare soltanto nella versione CD dell’album estivo, insieme alla versione singolo del suo brano trainante Nella mia città, che apre l’album con una versione più lunga. I singoli Come Monna Lisa e Ma com’è rossa la ciliegia contribuiscono al successo dell’album, che raggiunge la cifra di 500 000 copie vendute in Italia, ottenendo anche, a Riva del Garda, il premio Vela d’oro[4]. Anche di questo disco viene pubblicata la versione omonima in lingua spagnola nel 1991. Sempre nello stesso anno il cantautore scrive tre brani per Mietta, inclusi nell’album Volano le pagine: Oltre te, Soli mai, E no (cosa sei).

L’album Come l’acqua del 1992 conferma il successo di Mango nell’ambito del pop mediterraneo; è proprio Mediterraneo il singolo che ne fa da traino, ancora con i testi di Mogol. L’album ottiene un grande successo e supera le 400 000 copie. Nel 1994 cambia casa discografica: con la EMI viene pubblicato Mango, nel quale spicca la canzone Giulietta, scritta assieme a Pasquale Panella.

Nel 1995 esce Dove vai, il primo album live di Mango, registrato a Bologna e contenente due inediti: Dove vai, presentato al Sanremo e premiato come miglior arrangiamento della manifestazione canora e Sospiro, entrambi arrangiati da Rocco Petruzzi. Nel 1997 l’artista ritorna alla Fonit Cetra, pubblicando Credo, che vende complessivamente 150 000 copie. Per realizzare quest’album, Mango si avvale di artisti internazionali come Mel Gaynor (batterista dei Simple Minds) e David Rhodes (chitarrista di Peter Gabriel), sempre con gli arrangiamenti di Rocco Petruzzi. La title track è presente anche in versione inglese.

Il 1998 vede Mango partecipare ancora a Sanremo e, insieme a Zenîma, presenta il brano Luce, che raggiunge il 6º posto in classifica. La canzone è riproposta in lingua inglese nella ristampa di Credo, intitolata Credo 2. Nel 1999 avviene nuovamente un cambio di casa discografica e con la WEA viene pubblicata la prima e unica raccolta ufficiale: Visto così, contenente due inediti composti con il fratello Armando e con Pasquale Panella: Amore per te e Non dormire più. Amore per te viene scelta come sigla della telenovela Libera di amare (1999). L’album vince 4 dischi di platino per le oltre 400 000 copie vendute.

Gli anni 2000 e l’entrata nella storia

Mango

Nel 2000 Mango scrive per Mietta Fare l’amore, presentato al Festival di Sanremo di quell’anno, mentre nel 2002 pubblica Disincanto. Grande successo ottiene il brano La rondine e anche la title track Disincanto; da segnalare inoltre, la reinterpretazione di Michelle dei Beatles, eseguita a sei voci. Disincanto vende 250 000 copie.

Nel 2004, con il disco Ti porto in Africa, le sonorità tipicamente mediterranee vengono mescolate ad arrangiamenti rock, alla ricerca di nuovi suoni e altre sperimentazioni musicali. Ti porto in Africa si aggiudica il disco di platino e vende oltre 100 000 copie. Sempre in questo stesso anno l’artista lucano pubblica un primo libro di poesie, interamente scritte di suo pugno, intitolato Nel malamente mondo non ti trovo, edito dalle Edizioni Pendragon e distribuito dalla Chiaroscuro, contenente 54 liriche ed alcune particolari illustrazioni fotografiche.

Nel 2005 Mango firma un nuovo contratto con la Sony BMG e pubblica l’album Ti amo così, disco d’oro, dove nel brano Il dicembre degli aranci duetta con la moglie Laura Valente; durante le sessioni di registrazione dell’album si avvale della partecipazione del batterista Ian Thomas (Mick Jagger, Elton John). Nel disco reinterpreta anche una celebre canzone napoletana: “I’ te vurria vasa”. Nel 2007 il cantautore partecipa al Festival di Sanremo col brano Chissà se nevica, duettando, nella terza serata, anche con la moglie Laura Valente e classificandosi al 5º posto. In contemporanea con il singolo sanremese pubblica l’album L’albero delle fate, disco d’oro, e il secondo volume di poesie Di quanto stupore, distribuito da Chiaroscuro-Edizioni Pendragon.

Nel 2008 duetta con i Neri per Caso nella reinterpretazione del suo famoso brano Bella d’estate. Il 19 settembre 2008 esce l’album di cover Acchiappanuvole, titolo tratto da un verso della canzone Ragazzo mio di Luigi Tenco del 1964. Il nuovo lavoro viene anticipato dal singolo La stagione dell’amore, cantata assieme al suo stesso autore Franco Battiato. Il disco vede anche la collaborazione di Claudio Baglioni, con il quale duetta in Amore Bello. Acchiappanuvole è certificato disco di platino.

Nell’aprile 2009 Mango partecipa all’incisione del brano Domani 21/04.2009 di Mauro Pagani, i cui proventi sono devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila.

Dal 28 agosto 2009 è in rotazione sulle radio nazionali il singolo Contro tutti i pronostici, che anticipa l’uscita del doppio cd live Gli amori son finestre, edito dalla Sony Music e pubblicato il 18 settembre. Il brano, che è uno dei due inediti, è scritto da una giovane rock band beneventana, i Rei Momo, guest star in alcuni concerti dell’Acchiappanuvole Tour. L’altro inedito, E poi di nuovo la notte, è composto dallo stesso Mango. Gli amori son finestre è altresì il titolo dell’omonima poesia recitata da Flavio Insinna e composta dal cantautore di Lagonegro. Nel 2009 partecipa alla realizzazione dell’album Q.P.G.A. di Claudio Baglioni, cantando il brano Io ti prendo come mia sposa. Sempre nel 2009 collabora al disco De La Buena Onda del chitarrista Flavio Sala, cantando Volver, una canzone di Carlos Gardel.

Il 24 maggio 2011 esce il ventesimo lavoro del cantautore, dal titolo La terra degli aquiloni, preceduto dal singolo La sposa, canzone scritta a quattro mani con Pasquale Panella. Nel giorno dell’uscita del nuovo singolo il sito ufficiale si aggiorna e nasce la prima pagina ufficiale su Facebook. L’album vede la collaborazione di Pasquale Panella in tre canzoni e di Maurizio Fabrizio e Guido Morra nella canzone di chiusura Il rifugio, oltre a due cover come Volver di Carlos Gardel e Starlight del progetto francese The Superman Lovers di Guillaume Atlan.

Nell’aprile 2013 Mango scrive insieme a Carlo De Bei e Cinzia Farolfi la canzone Voce senza voce interpretata da Mario Nunziante, ex concorrente di Amici, partecipando anche ai cori del brano.

Il 27 maggio 2014 esce l’album L’amore è invisibile su etichetta Columbia Sony Music. Nel disco vi sono tre inediti e riletture di musicisti come Sting, U2, Fabrizio De André, Lucio Battisti, Beatles, Pino Daniele e una canzone della tradizione sarda intitolata No potho reposare.

Vita privata

Mango

Nel 2004 sposa Laura Valente, nota per essere stata la seconda cantante dei Matia Bazar, dopo una relazione iniziata nel 1985. La coppia ha avuto due figli: Filippo, nato nel 1995 e Angelina, nata nel 2001, entrambi musicisti. Filippo è batterista, mentre Angelina è cantante; entrambi hanno collaborato con il padre sia in studio che in sede live.

La morte

La sera del 7 dicembre 2014 il cantautore viene colpito da un attacco cardiaco fulminante durante un concerto che stava tenendo, davanti a 4.000 persone, al Palaercole di Policoro, in provincia di Matera. Durante l’esecuzione dell’ultimo brano in scaletta, Oro, uno dei suoi pezzi più celebri, Mango accusa un malore e, chiedendo scusa al pubblico, ne interrompe l’esecuzione. Portato nel retropalco, le condizioni appaiono da subito gravi e, malgrado i primi soccorsi, l’artista muore prima dell’arrivo in ospedale nelle prime ore del giorno successivo. Aveva 60 anni[26]. A sua moglie Laura aveva confidato che sarebbe voluto morire sul palco: “Disse in tempi non sospetti: «cosa c’è di più bello che morire mentre fai musica davanti alla gente, e cioè mentre fai la cosa che ami di più?»”. Il 9 dicembre il fratello maggiore, Giovanni, si sente male durante la veglia funebre, probabilmente anche lui per un infarto o per un episodio cardiaco da stress[28]; l’uomo, settantacinquenne, muore poco dopo l’arrivo in ospedale. Gli altri fratelli, Armando e Michele, giunti in ospedale per visitare Giovanni, anch’essi accusano un malore ma, dopo il ricovero, vengono dimessi.

Le esequie del cantante vengono celebrate dall’arcivescovo Francesco Nolè il 10 dicembre nella cattedrale della sua città natale, Lagonegro, dove Mango era tornato a vivere da diversi anni con la famiglia. Alla funzione partecipano le principali autorità cittadine, il presidente della regione Basilicata Marcello Pittella, Mogol, Franz Di Cioccio e Franco Mussida della PFM, Maurizio Fabrizio, i discografici della Sony, gli amici delle radio tra cui Paola Gallo di Radio Italia, e una grande folla di cittadini. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno si tengono i funerali del fratello Giovanni, nella chiesa di San Giuseppe.

Omaggi postumi

  • L’8 dicembre 2014 Fiorello gli dedica la puntata del suo show Fuori Programma su Radio 1.
  • Il 10 dicembre 2014 Claudio Baglioni, durante la tappa potentina del suo ConVoi ReTour, omaggia Mango con il brano Amore bello.
  • L’8 febbraio 2015 viene inaugurata la Sala Mango, capannone dell’area live del Festival di Sanremo 2015.
  • L’11 febbraio 2015, durante la seconda serata del Festival, la valletta Rocío Muñoz Morales si esibisce in un passo a due con il ballerino Fabrizio Mainini sulle note di Lei verrà.
  • Il 16 aprile 2016 è stata inaugurata una piazza dedicata all’artista nella sua Lagonegro; presente all’evento anche Mogol.
  • Il 18 maggio 2019 è stata dedicata a Pino Mango una serata del Salerno Jazz & Pop Festival con il titolo “Amore per te.. Pino Mango” – Esecuzioni del Martucci Pop Ensemble diretto da Rocco Petruzzi con la collaborazione di Carlo Fimiani

Discografia

Album studio
  • 1976 – La mia ragazza è un gran caldo (RCA Italiana)
  • 1979 – Arlecchino (Numero Uno)
  • 1982 – È pericoloso sporgersi (Fonit Cetra)
  • 1985 – Australia (Fonit Cetra)
  • 1986 – Odissea (Fonit Cetra)
  • 1987 – Adesso (Fonit Cetra)
  • 1988 – Inseguendo l’aquila (Fonit Cetra)
  • 1990 – Sirtaki (Fonit Cetra)
  • 1992 – Come l’acqua (Fonit Cetra)
  • 1994 – Mango (EMI Records Italia)
  • 1997 – Credo (Fonit Cetra)
  • 2002 – Disincanto (WEA Records Italia)
  • 2004 – Ti porto in Africa (WEA Records Italia)
  • 2005 – Ti amo così (Sony-BMG CBS)
  • 2007 – L’albero delle fate (Sony-BMG CBS)
  • 2011 – La terra degli aquiloni (CBS Records)
Album cover
  • 2008 – Acchiappanuvole (Sony BMG CBS)
  • 2014 – L’amore è invisibile (Sony Music Italia)
Album raccolta
  • 1999 – Visto così (WEA Records Italia)
Album live
  • 1995 – Dove vai… (EMI Records Italia) (con un inedito)
  • 2009 – Gli amori son finestre (Columbia Sony Music Italia)

 

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