Cronaca

Aborto farmacologico “autogestito”: il Servizio sanitario nazionale italiano lo ignora

Aborto farmacologico "autogestito" in telemedicina: una realtà anche in Italia ma il Servizio sanitario nazionale lo ignora

Aborto farmacologicoautogestito” in telemedicina: una realtà anche in Italia ma il Servizio sanitario nazionale lo ignora. Il film vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia “La scelta di Anne – L’Événement” racconta la solitaria e difficile ricerca di un aborto clandestino nella Francia pre-legge Veil, che nel 1975 ha legalizzato l’aborto nel Paese. Come in Francia, anche in Italia le donne abortivano illegalmente nonostante i draconiani divieti del codice fascista, fino alla riforma avvenuta con la legge 194/1978.

 

 

 

Aborto farmacologico “autogestito”: il Servizio sanitario nazionale italiano lo ignora

Guardando all’Italia, se è vero che oggi abbiamo un quadro legislativo che permette, a certe condizioni, di interrompere volontariamente la gravidanza, sappiamo anche che diversi ostacoli si frappongono ancora all’accesso effettivo all’aborto. Il fenomeno, lontano dall’essersi estinto, esiste ancora secondo lo stesso ministero della Salute. Nella sua ultima relazione annuale sullo stato di attuazione, il ministro Roberto Speranza ha riportato le stime dell’Istat, secondo le quali ogni anno in Italia tra i 10mila e i 13mila aborti sono eseguiti fuori dal Sistema sanitario nazionale. 

 

 

 

La telemedicina

Risale al 25 ottobre 2021, la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale BMJ Sexual and Reproductive Health di uno studio come La telemedicina come metodo alternativo di accedere all’aborto in Italia. La ricerca analizza le richieste prevenienti dall’Italia per accedere ai servizi di aborto farmacologico in telemedicina offerti dal Women on Web, comparando il numero e le motivazioni delle domande nel periodo prima e dopo l’inizio della pandemia. Con aborto farmacologico si fa riferimento a una procedura di interruzione volontaria di gravidanza che avviene tramite l’impiego di due farmaci, il mifepristone (RU486) e il misoprostolo, assunti a distanza di 48 ore.

 

 

Ancora troppi raschiamenti in Italia

In Italia, invece, l’aborto farmacologico ancora fortemente quanto ingiustificatamente ospedalizzato rappresenta solo il 24,9 percento di tutti gli aborti eseguiti legalmente nel Paese. Inoltre, è ancora alta la percentuale di aborti eseguiti totalmente con il raschiamento, una tecnica ormai obsoleta e giudicata poco sicura dalla letteratura scientifica internazionale.

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