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Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa da recitare oggi 27 novembre

Il 27 novembre è la festa della Medaglia Miracolosa: preghiera e novena

Oggi, sabato 27 novembre, si celebre la festa della Medaglia Miracolosa: scopriamo insieme la storia originale, la preghiera e la novena per questa giornata così importante per la Chiesa Cattolica. Medaglia miracolosa (o medaglia della Madonna delle Grazie, o medaglia dell’Immacolata) è il nome che la tradizione cattolica ha dato alla medaglia realizzata in seguito a quanto accaduto nel 1830 a Parigi, in rue du Bac n. 140, a Santa Caterina Labouré, novizia nel convento delle figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, la quale avrebbe avuto delle apparizioni mariane.


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Il 27 novembre è la festa della Medaglia Miracolosa: supplica, preghiera e novena

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di lacrime, ma sappiamo pure che vi sono giorni in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Madre, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno benedetto, da te prescelto per la manifestazione della tua Medaglia.

Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in questo giorno a te così caro, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi ti promettiamo che: la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio.

Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro cuore e lo farà palpitare all’unìsono col tuo, lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà, per portar ogni giorno la nostra croce dietro di Lui.

Ave Maria…

O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi

Questa è l’ora, o Maria, della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa, o Madre, che quest’ora, che ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a portarci il rimedio di tanti mali, sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.

Tu, che hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigno il tuo sguardo su di noi. Confessiamo di non meritare le tue grazie. Ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi, dunque, pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia.

Ave, Maria…

O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi

O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.

Ma specialmente permetti, o Maria, che, in quest’ora solenne, ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono più bisognosi della tua misericordia. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, per i quali hai sofferto, pregato e pianto. Salva tutti i tuoi figli per poterti un giorno ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Amen.

Salve Regina..

O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi.
Amen

Quando e a che ora si recita le novena della Medaglia Miracolosa

Da recitare il 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa, in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità. L’orario indicato è quello delle 17, ma se non è possibile si può recitare in qualsiasi altro momento.

Dove si trova la chiesa della Madonna della Medaglia Miracolosa?

Nel cuore del VII arrondissement di Parigi, si trova una cappella, in cui tra il mese di Giugno e il mese di Dicembre del 1830, la Vergine Maria è apparsa ad una giovane novizia, Caterina Labouré.

La storia originale della Medaglia Miracolosa: perché si festeggia

Diffusa nella regione di Parigi durante l’epidemia di colera del 1832 dalle Figlie della Carità, la medaglia avrebbe dato luogo a parecchie, inspiegabili guarigioni. Nel febbraio 1834 è documentato l’appellativo popolare di miracolosa senza che, ancora, fosse noto il suo legame con le apparizioni di rue du Bac.

Il messaggio mariano insito nell’apparizione di rue du Bac emergerebbe anche su un piano traslato, ricordando «la vicinanza del cielo al mondo desolato, dal quale sembrerebbe escluso, un mondo che la Rivoluzione [francese] aveva scristianizzato, secolarizzato, reso orfano». Tramite la Medaglia miracolosa, Maria intendeva così risvegliare «la preghiera, l’iniziativa, lo zelo missionario di quel secolo, che fu esemplare» (Laurentin, 2001). Padre Chevalier insisterà su questo punto: «L’apparizione del 1830 […] ha segnato la fine di un periodo disastroso per la Chiesa e la società […] È stata l’inizio di un’era nuova: era di misericordia e di speranza».


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Miracoli e prodigi della Medaglia Miracolosa

Senza numero sono i miracoli che si sarebbero ottenuti attraverso la medaglia: la maggioranza, ovviamente, quasi senza possibilità di controllo. Tuttavia vanno ricordati quelli legati alle prodigiose guarigioni dal colera registrate nell’estate 1832, in particolare il caso di Caroline Nenain, 8 anni. La bimba, nella sua classe di place du Louvre, era la sola a non portare l’effigie: e si ammalò; messe in allarme, le suore gliela procurarono, ed ella fu in grado di tornare a scuola il giorno dopo. Il 13 giugno 1833, un soldato di Alençon «rabbioso e blasfemo», indossata la medaglia si mise a pregare e, di fronte alla morte, esclamò: «Quel che mi dà dolore, è d’aver amato così tardi e di non amare di più».

Nella Notice del 20 agosto 1834 si raccontò invece d’una donna muta di Costantinopoli che, il 10 giugno precedente, sarebbe guarita grazie alla medaglia (Laurentin, 1980). Ma il fatto più clamoroso fu quello che coinvolse Alphonse Marie Ratisbonne, discendente d’una famiglia di banchieri ebraici, ateo e fiero polemista della devozione cattolica. Nel gennaio 1842, durante un viaggio per il Medio Oriente in vista delle nozze, una serie di coincidenze lo portò a soggiornare a Roma.

Qui, ebbe in dono la Medaglia miracolosa. Scrisse nelle sue memorie: «Il mio primo impulso fu di ridere alzando le spalle; ma mi venne l’idea che questa scena avrebbe fornito un brano delizioso alle mie impressioni di viaggio, e acconsentii a prendere la medaglia come un corpo di reato che avrei offerto alla mia fidanzata.Però, nel mezzo della notte fra il 19 e il 20, mi risvegliai di soprassalto: vedevo fissa dinanzi a me una grande croce nera di forma particolare e senza Cristo. Mi sforzai di scacciare quest’immagine, ma non riuscivo a evitarla e da qualsiasi lato mi giravo me la trovavo sempre davanti. Non saprei dire quanto durò questa lotta. Mi riaddormentai; al mattino, svegliatomi, non ci pensavo più».

Il 20 gennaio si recò nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte in compagnia d’un amico che doveva dare disposizioni per un funerale; mentre l’altro era impegnato, lui si aggirò tra i banchi; d’un tratto «la chiesa intera scomparve, non vidi più nulla… o piuttosto, Dio mio, vidi soltanto una cosa! afferrai la medaglia che avevo al petto e baciai con effusione l’immagine della Vergine risplendente di grazia… Oh, era davvero lei!» (Guitton, 1997). Quella di Ratisbonne, che al momento del prodigio aveva solo una vaga idea della concezione religiosa cristiana e d’improvviso fu in possesso per intero dei dogmi e della dottrina, è classificata come una conversione istantanea e perfetta, un’irruzione del divino capace di spazzare ogni dubbio e ogni ostacolo alla fede.

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