SCAFATI. Azione coraggiosa quella del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti che ha sospeso la procedura di demolizione dell’abitazione della sig.ra Annamaria Cirillo, cittadina scafatese.
Andiamo per ordine: a carico della sig.ra è stata emessa nel gennaio 2004 sulla base del verbale di sequestro della Polizia Municipale e dei tecnici dell’Utc l’ordinanza di demolizione della sua abitazione. La Cirillo in risposta ha presentato dopo pochi mesi un’istanza di condono edilizio, poi respinta in quanto l’abitazione risultava ricadente in area soggetta a vincoli previsti dal piano Stralcio per l’Assetto idrogeologico.
Nessuna possibilità di scampo, quindi, per la sigora Cirillo che in supporto alla sua causa ha chiesto l’intervento del Capo dello Stato. Dal Quirinale è arrivata prontamente la risposta e la richiesta prima alla Prefettura di Salerno e poi al Comune di Scafati di verificare la situazione socio –ambientale in cui viveva la signora. Dall’indagine dei Servizi Sociali del Comune di Scafati è emerso che la sigora Annamaria unitamente al suo nucleo familiare composto dal marito (operaio) e tre figlie (studentesse), vive in una casa ereditata dai suoi genitori alla quale ha aggiunto per questioni di spazi insufficienti un secondo piano senza le dovute autorizzazioni. Ha cercato di sanare tale manchevolezza ma il risultato è stato disastroso per le spese che ha dovuto affrontare. La sig.ra, inoltre non svolge attività lavorativa e ha un’invalidità riconosciuta del 100%.
Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: «Non ho poteri per annullare l’ordinanza di abbattimento, pertanto, vista la situazione sociale della famiglia in questione ho fatto quello che potevo fare. Ho sospeso, prendendomene le responsabilità, la procedura di demolizione in attesa della decisione del Capo dello Stato. Il caso della sig.ra Annamaria, però, riporta alla luce un’importane questione, quella del dibattito in Campania sul problema del condono edilizio o meglio della “regolamentazione edilizia”, bloccata e ridotta ad una situazione stagnante dal governo Bassolino. Una nuova apertura è arrivata solo con l’approvazione qualche mese fa da parte del Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro di un maxi emendamento che ha riaperto i termini per il condono edilizio, escludendo la sanatoria solo nelle zone ad inedificabilità assoluta. Spero che la storia della sig.ra Cirillo possa far riflettere, induca a nuove valutazioni e che il Governo nazionale decida di approvare soluzioni che tengano conto dei casi non speculativi sui quali la politica ha delle responsabilità. Se il Capo dello Stato, probabilmente sensibilizzato dall’argomento si è riservato la decisione dell’abbattimento dell’abitazione della cittadina scafatese vuol dire che qualche nodo da sciogliere ancora c’è e che al più presto la legge regionale dovrà essere chiarita».