SALERNO. Piazza della Libertà presa di mira dalla malavita. Lo sostiene la Procura Antimafia che ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i fratelli Antonio e Stefano Palatucci. Per i due fratelli l’ipotesi di accusa è di tentata estorsione ai danni degli imprenditori che lavoravano in quel cantiere. Secondo la Procura Antimafia, i Palatucci si sarebbero recati due o tre volta presso il cantiere di Piazza della Libertà chiedendo, con fare minaccioso, di dover dar conto a loro se si voleva continuare a lavorare.I fatti risalgono a maggio 2010 ma le misure cautelari sono state eseguite solo nei giorni scorsi, a ridosso di un’udienza preliminare già fissata per questa mattina. La magistratura sostiene che solo ora sono sopraggiunte esigenze cautelari che hanno portato in carcere Antonio e Stefano Palatucci.
Come riporta il quotidiano ‘La Città’, a far scattare l’indagine una segnalazione dell’Esa Costruzioni che 4 anni fa lavorava alla realizzazione della piazza. I due fratelli sono poi stati riconosciuti come autori delle intimidazioni da alcuni operai della ditta.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Rosa Volpe, sfocia nelle misure cautelari dopo un’attività investigativa che ha allargato le indagini anche all’accertamento di altre possibili ipotesi di reato. La famiglia dei Palatucci era già nota agli inquirenti: un altro fratello, Marco, era finito sotto inchiesta per l’omicidio di Massimiliano Esposito, avvenuto nel 2005 a Pastena. Marco Palatucci e il complice Antonio Adami furono condannati in primo grado per poi essere assolti in Cassazione. Antonio e Stefano Palatucci sono volti noti alle forze dell’ordine. In particolare, quest’ultimo, in passato, è stato arrestato per episodi di violenza privata ed evasione dai domiciliari risalenti a dieci mesi fa. Oggi il pm chiederà per entrambi il rinvio a giudizio per tentata estorsione.
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