SALERNO. La notizia è rimbalzata nella giornata di ieri anche sui maggiori quotidiani nazionali: rinviato a giudizio il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca per il caso Crescent. Oltre il primo cittadino dovranno comparire in aula anche gli altri 21 imputati (tra cui l’attuale vicesindaco, Eva Avossa). Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare di Salerno, Sergio De Luca, dopo la richiesta di rinvio a giudizio di due settimane fa da parte dei due pm Rocco Alfano e Guglielmo Valenti. Tutti in attesa di comparire, quindi, il 23 dicembre dinanzi ai giudici della seconda sezione del tribunale di Salerno. Ricordiamo che nel processo sono state accolte, come parti civile, le posizioni delle associazioni No-Crescent, Italia Nostra e Anpana.
«Nutro come sempre massimo rispetto nei confronti della magistratura. Sono sereno, in attesa del giudizio – ha commentato il primo cittadino, che ha ricevuto la notizia mentre partecipava a un’inaugurazione – Sono consapevole di aver agito nel solo interesse della città», ha poi concluso Vincenzo De Luca che comparirà davanti ai giudici il 23 dicembre.
Le accuse rivolte al sindaco sarebbero di falso ideologico, abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva nell’ambito delle indagini sulle presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent, l’ormai noto complesso urbanistico a forma di mezzaluna progettato dall’architetto catalano Riccardo Bofill.
Annotazione particolare riguarda l’imprenditore Aldo Rainone, imputato per tentativo di turbatura d’asta. Per lui è previsto il rito abbreviato che si terrà il 21 gennaio del prossimo anno.
Abbiamo già parlato qui del caso Crescent e del rinvio a giudizio: “De Luca, luci accese sul rinvio a giudizio per il Crescent“.