SALERNO. In data 12 novembre 2014, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno e funzionari della Direzione Centrale Polizia Criminale hanno dato corso all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Alfano Giuseppe, di anni 38, ritenuto esponente di vertice di una organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti sgominata dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno nel corso dell’operazione “CARPE DIEM”.Nell’ambito della stessa inchiesta, nel luglio scorso era stato estradato in Italia anche il fratello, Emilio Alfano, sfuggito alla cattura nel 2011 e rifugiatosi in territorio olandese sotto falsa identità, all’esito di indagini, mai sopite, condotte nel massimo riserbo.
L’operazione “Carpe Diem”, che porta oggi in carcere “Peppe o’ squalo”, si era svolta nel febbraio del 2011: le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, avevano ricostruito la struttura criminale, ritenuta dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, eroina e marijuana, principalmente provenienti dalla Spagna: 35 le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare.
A quell’epoca Giuseppe Alfano si trovava già detenuto in quel paese per altri reati analoghi e la misura era rimasta ineseguita.
“o’ squalo” è giunto trasferito dalla Spagna e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attuazione delle procedure di mandato di arresto europeo.
In Italia dovrà rispondere dell’accusa di vari reati, dall’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, al falso monetario ed estorsione, nonché al porto abusivo e detenzione di armi.
Con la detenzione di Giuseppe Alfano si concludono le attività di ricerca e cattura dei componenti dell’organizzazione criminale che aveva operato nei Comuni di Scafati e Boscoreale (NA).