SALERNO. Sotto Piazza della Libertà ci sarebbero circa tremila metri quadri di rifiuti speciali, materiale proveniente dalla demolizione del Pastificio Amato. Gli imprenditori e i tecnici avrebbero usato questi rifiuti come materiale di rimpimento del cantiere. Inoltre pietre e rocce del cantiere, per cui il Comune pagava i costi di smaltimento, sarebbero finite invece in discariche abusive. Il giudice dell’udienza preliminare Donatella Mancini, ha rinviato a giudizio due società: la Esa costruzioni, che ha eseguito i lavori per la piazza, e la Meca srl, che si è occupata dello sversamento illegale dei rifiuti. Indagate anche altre 17 persone. Il processo inizierà il prossimo maggio. Il Comune si è costituito parte civile.
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