Che la stupidità fosse una grave malattia che colpisse la specie umana era già risaputo, ma ora se n’è certi. Un’importante scoperta dell’Università del Nebraska ha mostrato la presenza di un particolare virus nel cavo orale di alcuni individui, che danneggerebbe le funzioni cognitive, rallentandone le performance intellettuali. Si tratta dell’ Acanthocystis turfacea Chlorella virus 1, conosciuto con la sigla ATCV-1 che, in natura, è un infestante delle alghe verdi e quindi ritenuto innocuo per l’uomo, fino ad oggi. Durante uno studio sulla classificazione dei microrganismi presenti nel cavo oro-faringeo di soggetti sani, nell’analisi dei tamponi faringei, i ricercatori hanno, inaspettatamente, riscontrato delle tracce di ATCV-1 in una parte dei partecipanti alla ricerca e li hanno sottoposti ad ulteriori accertamenti. I risultati hanno dimostrato un abbassamento delle capacità cognitive, un disorientamento nello spazio e nel tempo, ed un rallentamento nell’ apprendimento e nell’esecuzione di determinati esercizi logici, come tracciare su un foglio una linea per unire, con ordine crescente, dei punti contrassegnati da un numero. Per confermare tali risultati gli scienziati hanno condotto degli esperimenti su topi da laboratorio, inoculando in questi il virus ACTV-1 e sottoponendo le cavie ad esercizi di abilità, memoria ed orientamento. I dati raccolti hanno dimostrato l’aggressività del virus sulle funzioni intellettuali e cognitive. Di fatto, i topi infetti avevano un peggior senso dell’orientamento in quanto necessitavano di un tempo maggiore per trovare la via d’uscita da un labirinto e mostravano una ridotta capacità di memoria e abilità conoscitiva. Non si è ancora capito il tipo di contagio e la patogenesi del virus, su cui occorreranno necessari approfondimenti. Da oggi in poi, dinanzi ad individui di incerto intelletto, capaci di farci perdere la pazienza tanto da definirli solo degli “stupidi”, occorrerà più compassione ed un invito ad un accertamento medico. Infine, con questa scoperta, sarà necessario rivisitare il detto latino riscrivendo “ACTV-1 abundat in ore stultorum”.