SALERNO. Angelo Tofalo, deputato salernitano del Movimento 5 Stelle, interviene sul caso De Luca, (da oggi) ex sindaco di Salerno. E canta vittoria.
D’altronde va ricordato che fu proprio il Movimento pentastellato a sollevare la questione di incompatibilità per doppio incarico per un De Luca che è stato, anche se per poco tempo, sindaco e al contempo sottosegretario.
«Vittoria del M5S su decadenza De Luca: dopo 20 anni Salerno torna ad essere una città aperta al vero confronto democratico».
«Nessuno può sfuggire alla legge», continua Tofalo, neanche De Luca, oggi «defenestrato dal suo trono da una sentenza della Corte d’Appello di Salerno».
«Non possiamo che essere soddisfatti dell’esito della causa giudiziaria – continua Tofalo – Ed eravamo certi che in appello sarebbe stata confermata l’ordinanza di primo grado. Nonostante il successo ottenuto grazie ai nostri avvocati Stefania Marchese e Oreste Agosto, resta il dato mortificante che sia stata, ancora una volta, la magistratura a prendere decisioni che sarebbero spettate per natura e per logica alla politica».
«De Luca ha provato in tutti i modi di mantenersi stretta la poltrona, in dispregio a qualsiasi legge dello Stato e al rispetto per la sua città e i suoi stessi elettori. Ha costretto un consiglio comunale a deliberare un atto (quello della cessata materia del contendere quando il governo Renzi non gli ha confermato la nomina di Sottosegretario attribuitagli da Letta) ritenuto illegittimo dai giudici. Ha sollecitato cittadini e elettori a costituirsi in un procedimento che sapeva sarebbe stato un macigno per sé e per il suo operato. Si è speso in spot elettorali e commenti pesanti contro quella parte della magistratura che ha applicato la legge che a lui non conveniva rispettare».
E Tofalo conclude, certo che la partita sia definitivamente vinta: «Adesso De Luca non è più un sindaco illegittimo. Adesso è un sindaco decaduto che neanche il recente decreto di reintegro del presidente del Tar di Salerno, dopo la sospensione derivata dalla condanna per abuso d’ufficio, può più salvare».
«Tante sono ancora le questioni giuridico-amministrative da affrontare – dichiarano dal canto loro gli avvocati Marchese e Agosto – ma ora c’è un dato certo, quello sulla decadenza e neanche un eventuale ricorso in Cassazione può annullarne gli effetti».