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Giovane accusa malore e si accascia sul treno: salvata alla stazione di Pisciotta

PISCIOTTA. Attimi di terrore a bordo del treno intercity 555 che parte da Roma, attraversa il Cilento e raggiunge Reggio Calabria. Erano le 18.25 di mercoledì e mentre il convoglio si ferma alla stazione di Ascea, i dipendenti di Trenitalia allertano i soccorsi per una richiesta di aiuto. Una passeggera accusa un malore. La malcapitata, D.A. di Rieti, non riusciva più a respirare. Viene soccorsa immediatamente da un medico salito a Roma e un infermiere del 118 di Vallo della Lucania, anche loro in viaggio. La donna riesce a rivelare ai soccorritori che soffre di asma bronchiale e si sottopone ad una cura medica. Quel giorno, però, non aveva assunto i medicinali. L’infermiere, ha per caso con se quello che occorre alla donna: lo spray bronco dilatatore.

Nel frattempo il treno si ferma ad Ascea. Il Saut, postazione del 118, è a pochissimi metri, ma la donna si rifiuta di scendere e chiede di continuare il viaggio. Sembra tutto tranquillo, quando priva di conoscenza la signora si accascia sul sedile. A quel punto l’infermiere, esperto della zona e della rete dell’emergenza territoriale, chiama la centrale operativa 118 e chiede di far arrivare l’ambulanza alla stazione di Pisciotta.

Il treno raggiunge la stazione successiva a quella di Ascea insieme ai soccorsi partiti da Vallo della Lucania. A bordo dell’ambulanza c’è il medico Tortora, l’infermiera Mautone e l’ autista Radano. La malcapitata riprende conoscenza e viene accompagnata all’ospedale ‘San Luca’ dove viene ricoverata. Ha una fibrillazione atriale ad alta frequenza cardiaca.

Ancora pochi attimi e il malore poteva tramutarsi in un evento irreversibile. Se la passeggera non fosse scesa alla stazione ferroviaria di Pisciotta doveva attendere i soccorsi solo a Sapri dopo almeno mezz’ora di viaggio, considerato che nelle stazioni successive, quelle ancora aperte, l’intercity non ferma. Un tempo troppo lungo che sarebbe potuto diventare fatale alla giovane rietese. Eppure le voci di una probabile chiusura dello scalo ferroviario di Pisciotta-Palinuro si rincorrono da tempo.

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