Le parole di Fabio Brini e di Scognamiglio, allenatore e difensore del Benevento, nel post gara della partita vinta dai sanniti contro il Melfi, accusando la stessa compagine lucana di scarso impegno la settimana prima contro la Salernitana, trovano la replica di Menichini che in un’intervista a “Il Mattino” ribadisce il suo pensiero su questo finale di campionato e sulla sua certezza di regolarità del torneo: «Ho letto dichiarazioni di Brini. Dice che prima del derby ci sono altre partite. Poi penseremo a Salernitana-Benevento. E’ chiaro che si tratta di una partita difficile che conta moltissimo in chiave campionato. Il Benevento può permettersi due risultati su tre. Noi non possiamo sbagliare. Io adesso però penso solo al Savoia. Parliamoci chiaro: ognuno è libero di dire quello che pensa. Secondo me, però, è giusto che Brini si assuma la responsabilità di quello che ha detto. Non intendo replicare alle dichiarazioni dei tesserati del Benevento. Non voglio parlare di queste cose. Anche Scognamiglio deve assumersi le responsabilità di quello che ha detto. Io non ho mai pensato di mettere in dubbio la regolarità del campionato. Chi è la più forte? Il campo non mente mai e neppure i numeri. Il Benevento adesso ha 4 punti di vantaggio: vedremo alla fine chi riuscirà a prevalere».
Benevento che guida la classifica con un margine di quattro punti sulla Salernitana che non ha nessuna intenzione di mollare: «Il campionato è apertissimo: c’è ancora tanto da giocare. Certo, questo Benevento non perde un colpo e ora ha un vantaggio che non è definitivo, ma resta un piccolo tesoretto. Chi insegue può sempre sbagliare di meno. Loro, invece, possono permettersi qualche passo falso. Un filotto, però, può far cambiare le sorti del torneo. Abbiamo perso tanti punti per strada, ma siamo stati penalizzati da tanti infortuni. Non dimentichiamo poi che questa squadra è stata costruita strada facendo. Ultimamente ci eravamo ripresi: peccato per il pari con il Foggia».
Nel pareggio 2-2 dell’ “Arechi” contro il Foggia, la nota lieta è rappresentata da Mendicino, ritornato al gol dopo un digiuno di 5 mesi, candidandosi a una maglia da titolare per la trasferta di Torre Annunziata: «Il campionato è apertissimo: c’è ancora tanto da giocare. Certo, questo Benevento non perde un colpo e ora ha un vantaggio che non è definitivo, ma resta un piccolo tesoretto. Chi insegue può sempre sbagliare di meno. Loro, invece, possono permettersi qualche passo falso. Un filotto, però, può far cambiare le sorti del torneo. Abbiamo perso tanti punti per strada, ma siamo stati penalizzati da tanti infortuni. Non dimentichiamo poi che questa squadra è stata costruita strada facendo. Ultimamente ci eravamo ripresi: peccato per il pari con il Foggia».
Difesa di ferro in trasferta dove Gori ha la porta inviolata da tre gare, all’ “Arechi” invece: «Dobbiamo essere più attenti e migliorare sulle marcature preventive. Subiamo anche a difesa schierata e questo non va bene. C’è bisogno di concentrazione e determinazione. Non solo della difesa, ma di tutta la squadra».
Il pari ha lasciato malumori tra il pubblico, la gente chiedeva l’esonero di Menichini: «C’è bisogno di un ambiente compatto che deve essere con la squadra e la squadra deve sentire questo calore. Le partite a volte si decidono sugli episodi. C’è chi chiede il mio esonero? Non mi scompongo. Il mestiere dell’allenatore è anche questo e fa parte del gioco. Le critiche non mi fanno certo piacere, ma servono anche a migliorare. Tuttavia non ho rimpianti».