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Chiuse le indagini sulla morte di Francesca Bilotti: indagato l’autista

FISCIANO. Indagini chiuse per la morte della giovane studentessa Francesca Bilotti: l’autista dell’autobus che la mattina dello scorso 24 novembre la travolse nel terminal dell’università, attualmente, resta l’unico indagato con l’accusa di omicidio colposo.

Il sessantunenne Pietro Bottiglieri, autista del bus Battipaglia-Olevano, resta l’unico indiziato per un errore attribuibile alla sua condotta, con l’ipotesi di imperizia e imprudenza alla guida del bus della Sita. A confermarlo è proprio una perizia affidata all’ingegnere Alessio Bertini della Motorizzazione Civile. L’ingegnere ha ricostruito l’incidente con una persona della stessa corporatura della studentessa, ripetendo l’esperimento più volte e sempre con identico esito.

L’esame tecnico deciso dal pm titolare dell’indagine, Amedeo Sessa, è il punto centrale delle ricostruzioni, allargate poi a considerare segnaletica e misure di sicurezza presenti sul luogo dell’incidente: c’è un solo segnale individuato all’esterno, visibile da fuori, ma non internamente. Il dubbio riguardava l’area di transito degli studenti, con un senso unico di sola uscita e un varco, quello esaminato, accessibile anche esternamente. Ma dalla ripetizione dinamica effettuata in quel punto non c’era modo di vedere il segnale previsto. In quel punto, come emerge dalla perizia, l’autista del bus aveva un angolo cieco, sfortunatamente, unica causa dell’incidente mortale.

La dinamica consolidata dall’accertamento ha individuato l’autobus che parte subito dopo un altro mezzo in manovra, avanza e urta con lo spigolo la parte posteriore del capo della ragazza, che cade priva di sensi e finisce sotto le ruote posteriori del bus. Agli atti ci sono anche i video muti acquisiti dalla Procura attraverso i primi riscontri dei carabinieri della compagnia di Mercato S. Severino, intervenuti sul posto insieme ai soccorritori.

Fonte: PuntoAgroNews.it

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