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Ospedale Nocera Inferiore, liste d’attesa record

NOCERA INFERIORE. C’è chi è in lista d’attesa da sei mesi per essere sottoposto ad un intervento chirurgico di routine, come una tonsillectomia. L’allarme giunge dall’unità operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale, un reparto quasi al collasso, che si regge ormai sulle spalle di un personale medico e paramedico ridotto all’osso, costretto a farsi carico di una mole di lavoro in continua crescita.

Se nel 2002, dopo l’accorpamento degli omologhi reparti dei presidi di Cava de’ Tirreni, Pagani e Sarno, l’U.O. di otorinolaringoiatria dell’Umberto I vantava quindici medici in organico, oggi tra trasferimenti e pensionamenti sono rimasti solo in sei a coadiuvare l’instancabile primario Remo Palladino, almeno tre di loro sono impegnati ogni giorno in sala operatoria. Se non fosse per il gruppo dei tre volontari, che contribuiscono ogni giorno a costo zero all’espletamento delle attività chirurgiche e ambulatoriali, diventerebbe impossibile gestire anche l’ordinario.

Senza dimenticare che quello di Nocera è l’unico reparto di otorino attivo nel territorio di competenza dell’ex Asl Salerno 1, punto di riferimento per un bacino di utenza di circa 400mila abitanti, in un’area compresa tra Salerno ed i paesi vesuviani. Ottocento interventi chirurgici e circa ventimila prestazioni, tra ambulatoriali e di pronto soccorso: sono i numeri delle attività prodotte mediamente ogni anno dall’unità operativa al quarto piano del presidio nocerino.

Nonostante i sacrifici e la professionalità di chi vi opera, diventa sempre più complicato sopperire alla carenza di personale che rischia di mandare in tilt l’intero reparto. Troppo lunghe le liste di attesa per gli interventi chirurgici programmati.

(Fonte: ilmattino)

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