VALLATA. Lunedì 04 dicembre, presso l’Istituto Superiore “E. Fermi” di Vallata, si terrà l’evento di presentazione del percorso di Alternanza Scuola lavoro dal titolo: “La scuola adotta un museo. Alla ricerca della terra di mezzo”.
Il progetto, della durata di 30 ore, è realizzato in collaborazione con il Museo della Civiltà Normanna e il Cesn (Centro Europeo di Studi Normanni) e nasce dall’idea di supportare la nascita di rapporti stabili tra istituzioni culturali e scolastiche, stimolando così nei giovani il senso di appartenenza rispetto al patrimonio culturale identitario. La scuola di Vallata punta così ad aprirsi alla società, per accelerare i processi di modernizzazione della società locale e diventando nuovo punto di riferimento culturale attraverso la creazione di rapporti con partner esterni ed enti locali.
L’evento di presentazione
Il convegno prevede un inizio alle ore 10, presso l’Auditorium dell’Istituto superiore Fermi, con il saluto della Dirigente Scolastica Alessandra D’Agostino. A seguire, gli interventi dei docenti della scuola Lucia Arminio e Leonardo Festa e del tutor esterno del progetto, Giuseppe Muollo. Alle 11.30, l’intervento di chiusura dei lavori spetterà all’onorevole Ortensio Zecchino. A moderare il dibattito Franco Paone.
«Questo progetto condensa in modo assoluto le teorie vincenti della pedagogia moderna dal cognitivismo di Bruner alla psicologia della Gestalt che alla percezione e alla forma attribuisce la funzione chiave dell’apprendimento. – Spiega la dirigente scolastica Alessandra D’Agostino – senza volere entrare nel merito delle teorie innanzi menzionate, mi pare evidente che questo percorso formativo attraverso la rivalutazione dell’arte del nostro territorio condensi, mirabilmente l’approccio del cognitivismo, attraverso l’attivazione di veri laboratori applicativi per gli studenti e della Gestalt che nella percezione della forma intesa anche come arte in generale trova la sua esaltazione».
«Lo stereotipo dell’Irpinia come area interna, isolata e povera, ha coinciso di fatto per molto tempo con l’idea dell’assenza di un mondo antico che valesse la pena di essere indagato. – Afferma Giuseppe Muollo, direttore del Museo della Civiltà normanna e tutor esterno del progetto – L’indagine archeologica e storica condotta a partire dalla metà del secolo scorso ai nostri giorni, ha dimostrato la valenza storica dell’Irpinia, del suo ruolo di terra di mezzo, di passaggio, di scambio e di stanziamenti umani durati millenni, praticamente senza una soluzione di continuità. Partendo da questo assunto la collaborazione con l’Istituto Fermi di Vallata si propone di trasmettere ai giovani studenti una conoscenza approfondita dell’Irpinia al fine di sensibilizzarli all’amore della loro terra ed alla conservazione al futuro della nostra identità».