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Giancarlo Magalli condannato per diffamazione: dovrà risarcire Adriana Volpe

Diffamazione Adriana Volpe, Giancarlo Magalli condannato a Milano. Il conduttore televisivo dovrà pagare una multa di 14mila euro

Il Tribunale di Milano ha condannato Giancarlo Magalli per diffamazione aggravata nei confronti di Adriana Volpe in relazione ad un’intervista rilasciata sulla rivista “Chi” nel novembre 2017. Il conduttore televisivo dovrà risarcire i danni patiti dalla parte civile – assistita dagli avvocati Michele Briamonte, Nicola Menardo e Stefania Nubile – liquidati in via di provvisionale in 25mila euro e pagare 14 mila euro di multa.

Diffamazione Adriana Volpe, condannato Giancarlo Magalli

Il conduttore televisivo dovrà pagare una multa di 14mila euro e risarcire i danni patiti dalla parte civile liquidati in via di provvisionale in 25 mila euro. La decisione del Tribunale di Milano fa riferimento a un’intervista rilasciata sulla rivista Chi nel novembre 2017.

L’intervista di Magalli su Adriana Volpe

La vicenda trae origine da un’intervista rilasciata da Giancarlo Magalli al settimanale “Chi” del 22 novembre 2017, nella quale il conduttore – difeso dagli avvocati Antonello Natale e Guglielmo Stendardo -, venne interrogato sui casi Weinstein e Brizzi e sul conseguente clamore mediatico dei presunti favori sessuali nel mondo dello spettacolo.

La Volpe, costituitasi parte civile e assistita dall’avvocato Nicola Menardo, querelò Magalli ritenendo che quest’ultimo, nel corso dell’intervista e nell’esprimere il proprio parere sull’argomento, avesse implicitamente fatto allusione a lei e alla sua carriera.


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Cosa ha detto Giancarlo Magalli su Adriana Volpe

Subito dopo la condanna, Giancarlo Magalli ha scritto sui social: “Dato che tra 5…4…3…2…1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Me Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò).

Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista ed aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh…”.

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