Cronaca

Variante Omicron, i medici in terapia intensiva: “Ci prepariamo al peggio”

"L'obbligo vaccinale deciso mesi fa oggi ci avrebbe tutelato"

La variante Omicron continua la sua corsa in Italia e, secondo Antonino Giarratano presidente della Siaarti, “ci sarà un impatto, come già si vede, prima sui ricoveri in area media e poi sulle terapie intensive”. “Ci stiamo preparando al peggio, le aziende sanitarie stanno organizzando la riapertura e l’ampiamento dei reparti Covid. Siamo preoccupati ma anche preparati” ha detto Giarratano all’Adnkronos. “Qualsiasi intervento preso oggi” sulla curva epidemica “avrà dei risultati tra 15-20 giorni, questo vale per lockdown per vaccinati o meno, mentre le Regioni in zona gialla non servono a nulla.

Covid in Italia: l’allarme degli anestesisti sulla variante Omicron

Oggi stiamo assistendo ad un incremento dei ricoveri dei pazienti fragili positivi al Covid – ricorda – un dato che ci dice che con la doppia dose di vaccino anche chi, magari anziano e con comorbidità, non finisce subito in terapia intensiva, come sarebbe accaduto lo scorso anno, ma occupa comunque un posto letto. Questo pone dei problemi molto seri alle attività non-Covid che subiranno una paralisi se le cose peggiorano“.

La variante Omicroncorre più veloce della politica, l’obbligo vaccinale deciso mesi fa ci avrebbe tutelato da questo periodo che sarà difficile e complicato soprattutto a gennaio, quando vedremo l’onda lunga dei contagi di Natale“, conclude.


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