NOCERA INFERIORE. «La morte di Dario Ferrara è stata provocata da colpi inferti con un corpo contudente compatibile con un casco»: sono queste le conclusioni alle quali è giunto il medico legale dottore Aversa, nominato dai familiari del 21enne morto il 28 aprile scorso a seguito delle ferite riportate durante una violenta lite. Una notizia che è stata data quest’oggi dal quotidiano La Città di Salerno.Le conclusioni della perizia di parte sono state depositate in Procura nei giorni scorsi dagli avvocati Michele Alfano e Giovanni Castaldi che assistono i familiari del ragazzo, conosciuto da tutti come ‘Millebolle’.
La consulenza medico legale entra a far parte del fascicolo sulla morte del tifoso ultra per la quale è indagato il 26enne nocerino con il quale Ferrara aveva litigato nei pressi di un bar nel quartiere di Villanova la sera del 25 aprile scorso.
Il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Nocera Inferiore, Giuseppe Cacciapuoti, sulla scorta della consulenza di parte e sul quella del medico legale, Giovanni Zotti, nominato dalla Procura, dovrebbe nei prossimi giorni formulare il capo d’imputazione definitivo nei confronti dell’unico indagato per la morte di Ferrara.
La perizia è basilare per delineare l’accusa. Secondo il perito della famiglia le ferite che hanno poi portato alla morte il 21enne sarebbero dolose, inflitte cioè con nun corpo contundente che potrebbe essere un casco, comunque un oggetto arrotondato che avrebbe provocato un trauma cranico irreversibile alla vittima.
Sarebbero stati quelli i colpi letali e non la caduta accidentale durante il violento alterco avvenuto tra il 21enne e il 26enne.
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