CILENTO. Ancora aperta è l’emergenza cinghiali nel Cilento. A lanciare l’allarme è il sindaco di Gioi, Andrea Salati. L’allarme cinghiali risale a numerose aggressioni nel Cilento, in questo periodo estivo. Ad essere protagonista di uno dei tanti spiacevoli eventi è una donna di Cardile, qualche mese fa.
La famiglia della donna ha richiesto il risarcimento danni dell’accaduto spiacevole. Subito dopo il sindaco di Gioi ha deciso di dare inizio alla caccia di questi animali così forti e aggressivi.
Il sindaco Andrea Salati ha continuato col precisare:«Sono passati sei mesi ma non è cambiato nulla, non è stata attuata nessuna programmazione. Ero pronto a seguire la strada aperta dal sindaco di Ottati con analoga delibera di apertura della caccia nei confini del mio comune. Ma la sopraggiunta convocazione in regione mi bloccato»
Oltre al sindaco di Gioi, è intervenuto in merito a tale questione Alberigo Gambino, consigliere regionale. Gambino ha dichiarato in un ‘intervista per il Salerno Today:«- Le politiche di contenimento della specie, finora messe in atto, sono miseramente fallite se è vero come è vero che a nulla sono serviti pur lodevoli tentativi sviluppati attraverso l’installazione di recinzioni elettrificate o impiego di selettori qualificati, peraltro quantitativamente insufficienti. Ci vorrebbero delle battute di caccia quantitativamente mirate, controllate e finalizzate ad abbattere questi animali aggressivi al fine di sfoltirne l’eccessivo numero oggi presente e di impedirne la crescita esponenziale, il tutto al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini residenti ed operanti nei territori infestati da queste presenze eccessive di cinghiali, sia per garantire il libero esercizio delle attività agricole e turistiche oggi fortemente compromesse da tali invasive e pericolose presenze».
In seguito all’intervista e a quanto è stato dichiarato, Gambino ha presentato una proposta di legge con procedura di urgenza nella quale presenta tutte le disposizioni necessarie per un miglioramento costante nei controlli, nella gestione e infine nel contenimento di tutta la specie in questione.
