SALERNO. Il teorema accusatorio del pm Vittorio Santoro è stato ridimensionato dai giudici del Tribunale del Riesame che ieri hanno annullato l’ordinanza relativa alla posizione di Carlo Avallone (erano stati disposti i domiciliari), difeso dall’avvocato Michele Tedesco.
Ridimensionata la posizione del promotore che, secondo l’accusa, era al vertice dell’organizzazione ed era il principale riferimento del dirigente del Tribunale amministrativo Felice Della Monica. Inoltre, a differenza degli altri indagati, per Autuori non ci sarà nessun obbligo da rispettare. Il salernitano da poco più di un anno si era trasferito in Brasile per motivi di lavoro.
Nei giorni scorsi i giudici del Tribunale della Libertà avevano provveduto ad annullare l’ordinanza, in relazione alla contestazione di reato di truffa aggravata, anche per Vincenzo Adinolfi. Anche per il salernitano, originario di Castel San Giorgio, è stata annullata l’ordinanza in relazione alla contestazione di reato di truffa aggravata. Resta l’inibizione a svolgere l’attività professionale perché secondo i giudici del Tribunale del Riesame (presidente Allegro) sussistono i presupposti dell’abuso d’ufficio.
Ipotesi, questa, che era stata contestata dal legale difensore, l’avvocato Maria Grazia Calisi, in quanto Adinolfi non svolge nessun incarico pubblico o tale da prefigurare l’ipotesi dell’abuso. Un incubo – avrebbe riferito Adinolfi al termine del Riesame. “Sono stato messo al centro di una vicenda per la quale sono perfettamente estraneo. Ho vissuto venti giorni incredibili.
La mia immagine è stata demolita da accuse che non corrispondono al vero”.
Ora i legali attendono che venga fissata l’udienza davanti ai giudici del Riesame in relazione al ricorso avverso il sequestro di beni e conti corrente nei confronti degli indagati. A settembre sarà celebrata l’udienza davanti al Riesame.