BATTIPAGLIA. La società civile insorge contro l’odore nauseabondo che invade la città di Battipaglia nelle ore serali e notturne.
Dopo il tramonto, il territorio comunale – in particolare il centro – viene invaso da una insopportabile puzza che, complici il caldo estivo e le finestre delle abitazioni spalancate, entra nelle case e ne inonda ogni angolo. Dopo settimane di vane proteste, ieri mattina associazioni, ambientalisti e singoli cittadini aderenti all’iniziativa hanno deciso di fare sul serio. Al termine di una lunga riunione presso un noto bar del centro, hanno presentato una richiesta formale di intervento alle forze dell’ordine (con tanto di denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno), al Comune di Battipaglia, all’Asl di Salerno, alla Regione Campania e alle altre istituzioni competenti. Tra i firmatari ci sono il comitato per le bonifiche che ha come portavoce Antonio Gazzaneo e che ha ottenuto notevoli risultati sulla progettazione per la depurazione delle acque reflue battipagliesi, il comitato civico ambientale di Cosimo Panico che più di una volta ha denunciato autonomamente il problema, i membri del gruppo che un decennio fa ha lottato per evitare l’abbattimento dei cedri di piazza Aldo Moro in occasione dei lavori di riqualificazione della zona voluti dell’allora sindaco Fernando Zara.
Principale promotore dell’iniziativa l’ambientalista Cosimo D’Andrea. «Ogni sera la città di Battipaglia viene invasa da una puzza tremenda di spazzatura che viene dalla zona industriale – spiega D’Andrea – è una cosa terribile. Non solo per l’odore, ma soprattutto perché diversi medici ci hanno segnalato che si tratta di agenti nocivi per la salute. Crediamo che questi odori nauseabondi ci giungano solo la sera e la notte perché, con ogni probabilità, le varie aziende e gli stabilimenti che trattano i rifiuti lavorano in tali ore.
Quando la gente dorme non può protestare ed intanto rischia di avvelenarsi, considerato anche che in estate tutti dormiamo con le finestre e i balconi aperti». Gli ambientalisti non si sbilanciano sulle cause e sulla provenienza degli odori, rimandando ogni indagine sul caso alle istituzioni competenti. «Dovranno essere gli uffici comunali, regionali e le forze dell’ordine a indagare sulla natura e sulla provenienza dei miasmi – continua D’Andrea – non possiamo essere noi cittadini ad emettere sentenza. Sta a chi di competenza accertare eventuali responsabilità e porre fine a questo dramma per la salute pubblica».
Oltre allo Stir (ex Cdr), sulla zona industriale di Battipaglia insistono delle grandi aziende che trattano e smaltiscono rifiuti. Senza dimenticare la presenza dell’oleificio sulla strada statale 18, in zona ex Mulino Braggio, contro cui spesso si sono scagliati gli ambientalisti locali. Non è da escludere che i firmatari dell’iniziativa possano organizzare, nei prossimi giorni, anche una manifestazione pubblica di protesta.