BATTIPAGLIA. Non vi fu alcun reato nelle dichiarazioni che il colonnello Giorgio Cerruti rese alla commissione d’accesso della Prefettura, contribuendo a formare nei commissari il convincimento che portò allo scioglimento del consiglio comunale.
Per quelle dichiarazioni l’ex comandante della polizia municipale era stato denunciato dall’ex sindaco Giovanni Santomauro e nei suoi confronti era stato aperto un procedimento con l’accusa di falso. Un procedimento ora archiviato dal giudice delle indagini preliminari Renata Sessa, che ha ritenuto insussistente qualsiasi fumusdi reato.
La decisione è arrivata dopo un’udienza in camera di consiglio in cui il denunciate si era opposto alla proposta di archiviazione formulata dalla sostituta procuratore Claudia D’Alitto, titolare dell’indagine. Il giudice ha invece condiviso quella prospettazione e firmato per Cerruti, difeso dell’avvocato Leonardo Mastia, il decreto di archiviazione.
Alla commissione insediatasi nel maggio del 2013, l’ufficiale dei caschi bianchi aveva parlato tra l’altro di abusi edilizi e occupazioni degli alloggi comunali, confermando agli “inviati” della Prefettura uno scenario che vedeva l’amministrazione comunale condizionata da esponenti della criminalità organizzata e che, nell’aprile del 2014, condusse il presidente della Repubblica a firmare lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Nel provvedimento si faceva riferimento anche all’abusivismo edilizio e all’occupazione illegittima di case popolari. Si evidenziava che dal ’98, quando il Comune aveva requisito alloggi dell’Iacp per offrire una soluzione abitativa a famiglie disagiate, non risultava che gli assegnatari avessero versato alcun canone né che il Comune avesse sollecitato i pagamenti.
La commissione aveva relazionato su un atteggiamento di tolleranza nei confronti degli abusivi, e sulla presenza tra loro di persone legate ad ambienti criminali. Era inoltre emerso lo spostamento ad altro incarico della dirigente del settore politiche sociale, che nel 2009 aveva avviato sull’argomento una serie di controlli.
Emergeva già in quella relazione il ruolo del consigliere comunale Orlando Pastina, rinviato a giudizio lo scorso aprile con l’accusa di aver fiancheggiato il clan Sant’Anna guidato da una triade di cui faceva parte il figlio Paolo, condannato in primo grado a quindici anni di carcere.
Poi c’era il capitolo dedicato agli abusi edilizi, anche questo affrontato nel corso dell’audizione del colonnello Cerruti, che dallo scorso dicembre ha lasciato il comando dei vigili urbani per andare in pensione. I commissari rilevarono che in tema di abusivismo il Comune di Battipaglia era passato dai 158 interventi del 2009 a soli 42 nel 2013, accompagnati da un’unica ordinanza di demolizione che, peraltro, non risultava eseguita.
Fonte: la città