CURIOSITÀ. Un gioco molto in voga è Cryptokitties. In questo fioco è possibile la compravendita di gattini… elettronici. Fin ora sono sei mila le persone che vi ‘giocano’ (con soldi veri). La prima settimana di dicembre sono stati spesi circa 7 milioni di dollari. Cifre destinate a crescere, dato che il gioco è stato ‘lanciato’ a fine novembre.
A quanto riporta il sito Notizie dal Mondo, c’è chi ha speso più di cento mila dollari per un gattino.
CryptoKitties è la creazione di Axiom Zen e viene eseguito sulla piattaforma Ethereum,, la seconda più famosa criptovaluta dopo Bitcoin, e il successo sembra sia tale che Ethereum stia avendo un dei problemi infrastrutturali perché la mania dei CryptoKitties sta mettendo a dura prova la sua rete, portando a un picco nel traffico, rappresentando attualmente oltre l’11% del totale.
WikiLeaks is gifting two #CryptoKitties to President Trump and Secretary Clinton. Under 5 U.S.C. § 7432 Trump’s Tender Tabby will become federal property to be enjoyed by future presidents via custodians at the US National Archives. https://t.co/NvPFQLXGjM pic.twitter.com/B7t6hHP5RJ
— WikiLeaks (@wikileaks) 22 dicembre 2017
Come si gioca a Cryptokitties
I giocatori acquistano i gattini. A questo punto possono allevarli e produrne di nuovi. Il valore di un animale è determinato dai suoi tratti, così come dalla sua generazione: ogni gatto ha un’identità unica registrata.
Il prezzo dei gatti varia da 20 dollari a oltre 50.000, con alcuni giocatori che riescono a realizzare profitti notevoli sulle loro compravendite.
https://youtu.be/P7sRnWlglw8
L’idea di fondo
Il “gioco” (dove però guadagni e perdite sono veri) è stato ideato come un modo per promuovere la blockchain, una tecnologia in grado di fornire varie applicazioni utili a causa della sua natura decentralizzata, dell’anonimato e della sicurezza.