Stando a quanto riporta il quotidiano “La Stampa”, lo stesso decreto che giovedì al senato ha scatenato la rivolta dei tassisti, rischia di danneggiare i gruppi low coast che danno garanzie ai clienti locali. L’associazione nazionale delle imprese di autotrasporto viaggiatori associata a Confindustria, Anav, che accusava la Flixbus di “concorrenza sleale” ha avuto modo di trarne un considerevole beneficio.
A metà del 2015 ad oggi, il gruppo italo-tedesco ha trasportato in tutta la penisola i propri clienti, riuscendo a offrire un ottimo servizio a ben 3 milioni di passeggeri, ora parla di un vero e proprio blitz ai limiti legislativi.