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Scuola, con 2 casi Covid in classe ipotesi didattica a distanza solo per non vaccinati
Scuola, con 2 casi Covid in classe ipotesi didattica a distanza solo per non vaccinati: che cosa prevedono le nuove regole sulla quarantena
Con due casi Covid in classe c’è l’ipotesi della didattica a distanza solo per i non vaccinati. È quanto prevedono le nuove regole sulla quarantena a scuola.
Covid, le nuove regole a scuola e didattica a distanza
Nuove regole sulla quarantena degli studenti e sul ricorso alla didattica a distanza potrebbero precedere il rientro a scuola dopo le feste natalizie, previsto tra il 7 e il 10 gennaio nelle diverse regioni. La linea, sottolineata ancora una volta dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, è quella di “tutelare la didattica in presenza”.
L’ipotesi
L’ipotesi più accreditata è che vengano approvate nuove norme in tema di quarantena per le scuole elementari e per la prima media, sulla scia di quelle già vigenti per le classi di grado più alto, come chiesto dalle Regioni al governo.
Le regole
Le regole su quando e come una classe debba chiudere dopo il riscontro di una positività al coronavirus potrebbero essere alleggerite, per evitare che – in un momento segnato da un forte aumento di contagi da coronavirus – troppi studenti tornino alla didattica a distanza.
Un caso positivo
Nelle scuole dell’infanzia, dove i bambini non sono per il momento vaccinabili, non cambierebbe nulla rispetto a quanto in vigore. Con un caso riscontrato di positività al coronavirus, scatterebbe ancora quindi la quarantena per tutti. Non così invece alle elementari, dove i governatori delle Regioni chiedono di prevedere per tutti gli alunni dieci giorni di autosorveglianza.
Cosa succede con due casi positivi
Nel caso in cui gli studenti positivi, alle elementari e in prima media, fossero due nella stessa classe, le regole sarebbero diverse per i ragazzi vaccinati e quelli che non lo sono.
L’idea è quella di prevedere un periodo di autosorveglianza di cinque giorni, con tampone a dieci giorni, per gli immunizzati o i guariti dal Covid-19 da non più di tre mesi. I non vaccinati entrerebbero invece in quarantena per dieci giorni, con conseguente attività didattica a distanza.
Tre casi positivi
Se il numero di contagi in una classe salisse a tre, sarebbe la Asl competente per territorio a valutare provvedimenti come la sospensione delle lezioni in presenza per tutti gli studenti.