BELLIZZI. Violentata dal datore di lavoro a 16 anni, un parrucchiere 31enne. Lo stupro sarebbe avvenuto proprio nel salone, dopo la fine del turno.
L’uomo, titolare dell’attività, ieri è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale su minore, ne avrebbe approfittato per chiudere a chiave la porta e assalirla, spingendola su un tavolo e consumando lo stupro.
A giugno del 2014, un anno dopo lei ha trovato il coraggio di confidarsi con i genitori e sono partite le indagini. La ragazza ha spiegato di non aver avuto rapporti sessuali prima di allora e neppure dopo: “Ho tentato di reagire, ma lui era troppo forte”. Ieri mattina si è costituita parte civile nell’udienza preliminare. D.S., il 31enne salernitano si è difeso, negando di aver avuto con la ragazza qualsiasi tipo di rapporto e accusandola di essersi inventata tutto per nascondere ai genitori i rapporti con il fidanzato, scatenando la reazione del padre in aula.
Il gup ha deciso per il rinvio a giudizio, fissando per la fine di marzo l’inizio del processo.