Nel panorama delle recenti riforme pensionistiche e assegni di garanzia si va a concretizzare sempre di più l’idea dell’istituzione di una #pensione di garanzia basata sugli anni effettivi di versamenti e sul reddito reale del futuro pensionato. Un assegno che praticamente potrebbe andare a tutela dei lavoratori che, in virtù di lavori discontinui e precari, si potranno ritrovare con somme previdenziali estremamente ristrette. Ed è proprio in un quadro di precarietà reddituale che anche nel 2017 si inserisce l’assegno della pensione sociale come sostegno economico a favore del cittadino indigente che detiene i requisiti reddituali ed anagrafici richiesti.
Pensione sociale: che cos’è e cosa cambierà dal prossimo anno
L’ assegno della pensione sociale viene pagato dall’#Inps previa idonea presentazione della relativa domanda inviata, per via telematica online e la successiva accettazione da parte dell’Istituto previdenziale. La prestazione è di tipo provvisorio, infatti, proprio per questa ragione, ogni anno l’Inps provvede a verifiche e dovuti controlli per appurare che i cittadini, che hanno ricevuto l’assegno negli anni precedenti, continuano ad avere le caratteristiche che gli permettono di accedere all’#assegno sociale. I requisiti per avere l’assegno sociale nel 2017 sono anche in relazione all’età e in particolar modo il cittadino deve aver compiuto 65 anni e 7 mesi, soglia minima che cambierà nel 2018 poiché potrà essere corrisposta ai cittadini a partire dai 66 anni e 7 mesi.
Reddito e requisiti per avere l’assegno sociale dall’Inps
Per ottenere l’assegno, oltre al requisito minimo in relazione all’età del cittadino, sono indispensabili anche altre caratteristiche di residenza e reddituali. Inoltre bisogna avere, da almeno 10 anni, la cittadinanza italiana, stabile e continuativa, e per gli stranieri comunitari è necessaria l’iscrizione al proprio comune di residenza mentre per gli extracomunitari serve il permesso di soggiorno CE di lungo periodo. I redditi percepiti dal cittadino per poter accedere alla misura di aiuto dell’Inps, non devono, inoltre, superare i 5.824 euro annui, se si vive da soli e gli 11.649,82 se si è coniugati. L’importo intero dell’assegno è di 448,07 euro per 13 mensilità nell’anno 2017 e viene ridotto in relazione al reddito del percettore. L’assegno non è reversibile ai familiari in vita e non può essere erogato all’estero in caso di allontanamento di più di 30 giorni.