VALLO DELLA LUCANIA. La sentenza della Corte d’Appello annuncia che: «La pratica della contenzione fisica sanitaria non solo non trova fondamento costituzionale, ma non riceve riconoscimento esplicito nemmeno a livello di legislazione ordinaria».
Ecco le motivazione che hanno condannato medici e infermieri per la morte di Franco Mastrogiovanni, l’uomo morto nel reparto di psichiatria di Vallo della Lucania, dopo 83 ore senza avere la possibilità di mangiare e bere. Come racconta il quotidiano La Città, fu una vera e propria “contenzione disumana” quella riservata a Mastrogiovanni.
L’assoluzione in primo grado degli infermieri è stata ribaltata in Corte d’Appello e sono così stati accusati di essere rimasti impassibili dinanzi alla sofferenza dell’uomo. Nella condanna possiamo leggere: «Avrebbero dovuto riferirlo al medico, chiedergli conto dell’effettiva necessità della contenzione, sollecitare la liberazione».