BATTIPAGLIA. Morì nel 2013 appena 3 giorni dopo le dimissioni. A causare la scomparsa di Raffaele Bellizia, 50enne battipagliese, un malore. Aveva eseguito, pochi giorni prima, degli accertamenti cardiaci presso il Santa Maria di Battipaglia.
Ieri è stato firmato il rinvio a giudizio per i 4 cardiologi che seguirono Bellizia durante il ricovero e per il primario del reparto dove fu ricoverato. A darne notizia il quotidiano La Città. Sembrerebbe che durante i controlli non si sarebbe tenuto conto di alcuni valori anomali emersi dalle analisi cliniche.
Dopo le due richieste di archiviazione da parte della Procura ed un’imputazione coatta il rinvio a giudizio. La famiglia si è costituita parte civile in attesa del processo che si terrà il prossimo Novembre. Gli imputati dovranno, in quella data, spiegare le motivazioni che hanno portato all’errore di giudizio in merito ai risultati degli accertamenti clinici.
Secondo l’imputazione coatta l’incremento di alcuni valori avrebbe dovuto dissuadere i sanitari dal dimettere il paziente. Così non fu, e Bellizia tornò a lavorare, dove si sentì male appena 3 giorni dopo. Fu sottoposto a dei test di sforzo ma, secondo quanto raccontato dai familiari, le sue condizioni non consentirono il completamento dell’accertamento.