CAMPAGNA. L’ultimo saluto a Gianluca Cavalieri, scomparso tragicamente a Fisciano il 22 Maggio, è di quelli che hanno del surreale. Una mattinata afosa si è improvvisamente trasformata in un’atmosfera uggiosa, con il sole coperto dalle nuvole e qualche goccia di pioggia all’arrivo del feretro contenente il giovane 19enne.
Un episodio, quello che ha colpito la famiglia Cavalieri, che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. Gianluca, a detta di molti, era un ragazzo buono, educato, diligente. Un adolescente che sapeva vivere la sua vita in modo rispettoso, ma senza emarginarsi. Anzi, la prova della bontà e dell’energia di Gianluca è stata la navetta che i suoi compagni d’università hanno organizzato in pochissimo tempo per poter salutare, un’ultima volta, il loro compagno di corsi.
Sull’accaduto ancora un alone di mistero, ma nessuno di coloro che conoscevano Gianluca si sarebbero mai aspettati l’estremo gesto. Come ha ribadito il parroco di Fisciano, originario di Campagna che ha celebrato il rito funebre, la vita del 19enne «era definita da tre punti cardine: famiglia, amici e studio. Un ragazzo che metteva tutto se stesso in quel che faceva e, nonostante la sua età. era di una signorilità incredibile.
Gianluca era un ragazzo sensibile – spiega il prete – e forse proprio questa sua spiccata sensibilità ed intelligenza l’hanno reso vittima di una società, quella moderna, che da troppo valore a cose insignificanti. Mi rivolgo ai compagni – ha concluso – parlate, comunicate con i vostri genitori, con i vostri amici. Non lasciate che qualcosa, qualunque cosa, vi consumi dall’interno».
Foto
Video
Leggi anche
- Morte 20enne all’Unisa, gli amici: «Gianluca era sereno e socievole, non si è suicidato»
- Morte studente Unisa, spunta un sms inviato ad amici: «Lascio il gruppo, non posso spiegarvi il motivo»
- Tragedia al Campus di Fisciano: identificata la vittima
- Morte 20enne all’Unisa: il Rettore Tommasetti esprime le sue condoglianze