AVELLINO. In data 15 gennaio 2018 la segreteria provinciale Adiconsum (associazione difesa consumatori e ambiente) promossa dalla Cisl Irpinia Sannio ha scritto una lettera aperta a Maria Morgante, dirigente dell’Asl, firmata dal presidente dell’associazione Aurelio Spiniello.
La lettera
“L’Adiconsum Cisl (Associazione dei consumatori) Irpinia Sannio, avendo avuto diverse segnalazioni, sia dagli amministratori che dai cittadini dei comuni di Cervinara, Rotondi, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana, lancia l’allarme per la mancanza di assistenza e cure appropriate, in quanto è in gioco la salute e la dignità della persona, paziente, ricordando che tra i numerosi diritti previsti dalla Costituzione Italiana vi è quello alla salute. L’Adiconsum ,essendo difensori di diritti, non ci sta e denuncia le difficoltà registrate sul territorio,siamo basiti e bizzosi, ma disponibili a dialogare, perché i cittadini non possono essere la vittima sacrificale di un conflitto tra le parti anche se legittimo. L’assistenza sanitaria in Italia fa capo a due figure importantissime, il medico di base o di famiglia e il pediatra. Ogni cittadino,iscritto al servizio sanitario nazionale,ha diritto ad un medico di medicina generale, comunemente chiamato medico di base, medico di famiglia,medico curante, è il professionista, che conosce
bene lo stato di salute del suo paziente e lo guida in tutto il percorso terapeutico, garantendo, una prima forma di assistenza. Vi è un problema molto grande che la nostra Sanità deve affrontare ed è la cronicità. In considerazione del massiccio pensionamento di medici di medicina generale e del troppo ridotto numero di medici si assiste ad una carenza di medici di medicina di base, un problema, che non ammette deroghe e l’Azienda Sanitaria, forse ha consolidato di mettere qualche pezza al sistema, bisogna uscire dalla palude. Nonostante ciò si è costretti a prendere atto di inadeguatezze, che hanno ad oggetto la tutela della salute,a rimetterci, però sono sempre i pazienti essendo l’anello debole della catena. Bisogna prendere atto, purtroppo, che i medici di famiglia stanno finendo, infatti, si presume, che entro l’anno 2023,circa 22.000 di loro andranno in pensione e con il tortuoso sistema attuale di graduatorie e corsi, si farà fatica a rimpiazzarli. Siamo il Paese dell’Unione Europea con il più alto numero di medici con più di 55 anni di eta,e secondo i dati dell’Eurostat, noi siamo il Paese Europeo, che ha un numero meno rispetto all’Irlanda e la Germania. È inutile erogare un servizio pagato profumatamente,se poi la gente, i pazienti, i cittadini, non riescono ad usufruirne. Le malattie non si programmano, il servizio, purtroppo, anziché migliorare va a peggiorare rendendo difficoltoso per i pazienti di usufruire di un diritto acclarato dalla Costituzione Italiana, perdonatemi la franchezza, ma non ci sono scuse. La carenza di figure mediche di medicina generale è un problema, che non ammette deroghe,occorre, da subito,definire convenzionalmente gli assetti organizzativi e strutturali della medicina generale. Crea sgomento,rabbia e preoccupazione,vedere come il problema della carenza in medicina generale sia stato sempre rimandato dalla classe politica, la risposta della politica di tutti gli schieramenti politici non è nell’ interesse della popolazione. La presente è per addivenire ad una soluzione nell’interesse dei cittadini dei comuni interessati, dando una risposta certa per non costringere l’Associazione Adiconsum a mobilitare cittadini e amministratori ad un sit-in davanti all’Azienda Sanitaria”.