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Il 13 gennaio 2012 la tragedia della Nave Concordia: 32 vittime, morì anche una bimba di 5 anni

Il 13 gennaio la tragedia della nave Concordia: storia, vittime e danni del naufrafio che costò la vita a trentadue persone

Il 13 gennaio ricorre l’anniversario della tragedia della nave Concordia. La Costa Concordia è stata una nave da crociera della compagnia di navigazione Costa Crociere, capostipite della Classe Concordia, varata nel 2005 e naufragata il 13 gennaio 2012 all’Isola del Giglio. È la nave passeggeri di più grosso tonnellaggio ad aver subito questa sorte.

Il 13 gennaio la tragedia della Concordia: la storia della nave

Costruita dai cantieri navali della Fincantieri di Genova Sestri Ponente, fu varata il 2 settembre 2005. La crociera di vernissage, di sei giorni e cinque notti, iniziò il 9 luglio 2006, partì da Civitavecchia e vide la nave salpare alla volta di Tunisi, proseguendo poi per La Valletta (Malta), Tripoli (Libia), Civitavecchia e giungendo infine nello scalo ligure di Savona, base operativa della compagnia crocieristica.

La “Grande crociera inaugurale” partì da quest’ultimo porto il 15 luglio alla volta di Barcellona, toccando successivamente Alicante, Gibilterra, Lisbona, Cadice, Malaga e Civitavecchia, attraccando di nuovo nel porto di Savona il 24 luglio, da dove iniziò il suo regolare servizio di crociere.


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Il nome Concordia fa riferimento all’unità e alla pace fra le nazioni europee. I suoi tredici ponti avevano i nomi di altrettanti Stati europei. È uscita dal regolare servizio di navigazione a causa del naufragio la sera del 13 gennaio 2012 presso l’Isola del Giglio, che ne ha causato la parziale sommersione. Dopo complessi lavori di rimessa in galleggiamento, è stata trasportata a Genova dove è stata demolita.

Tutti gli incidenti della nave Costa Concordia

Il 22 novembre 2008, a Palermo, durante la manovra di attracco, a causa di una forte raffica di vento urtò contro un bacino galleggiante ormeggiato nel porto di Palermo, riportando danni alla fiancata di dritta e al portellone di prua. I danni furono parzialmente riparati in circa 10 ore, consentendo alla nave di continuare la crociera; durante le soste successive le riparazioni furono ultimate.

Durante la notte tra il 3 e il 4 maggio 2010 un passeggero di 33 anni di nazionalità russa cadde in mare da uno dei ponti della nave. Il corpo fu recuperato qualche giorno dopo e le cause della tragedia non furono mai accertate, anche se l’ipotesi del suicidio fu la più accreditata. L’incidente avvenne al largo delle coste francesi, sulla rotta tra Savona e Barcellona.

Il 7 novembre 2010, durante una sosta nel porto di Savona, a causa del forte vento la nave urtò la torre di una gru Gottwald, ferma inoperativa e stabilizzata sulla banchina 14, spostandola di quasi 20 metri. Fortunatamente sulla gru non vi era nessun operatore.


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Il naufragio della Costa Concordia

La sera del 13 gennaio 2012 alle 21:45:05, la nave, in navigazione da Civitavecchia a Savona per una crociera nel Mediterraneo con partenza da Civitavecchia e scali previsti a SavonaMarsigliaBarcellonaPalma di MaiorcaCagliariPalermo, urtò il più piccolo degli scogli de Le Scole, situato a circa 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio: l’incidente provocò uno squarcio di 70 metri nello scafo.

A seguito del danno, Costa Concordia sbandò progressivamente sul lato di dritta (ovvero di destra), sino a sommergersi abbattendosi sul lato dritto, appoggiandosi al fondale e restando in larga parte emergente. Mentre 4200 persone furono tratte in salvo (in prevalenza mediante le lance di salvataggio, e alcune centinaia, rimaste bloccate a bordo dopo il rovesciamento, mediante motovedette ed elicotteri), vi furono 32 morti, dei quali 30 corpi furono recuperati tra il momento del naufragio e la fine del marzo 2012; i resti degli ultimi 2 dispersi furono rinvenuti rispettivamente uno nell’ottobre 2013, dopo le operazioni di raddrizzamento per la rimozione della nave, l’altro il 3 novembre 2014, durante le operazioni di smantellamento della nave nel porto di Genova.

Quanti e chi sono i morti del naufragio della nave Concordia

Sulla Concordia c’erano 4.229 passeggeri. La ricostruzione degli ultimi attimi di vita delle 32 vittime è quasi la stessa per tutte: prima il tentativo di salire sulle lance di salvataggio sul lato sinistro, poi la fuga – rivelatasi fatale – verso il lato destro, dato che non avevano trovato posti disponibili sulle scialuppe.

Tra le vittime, la più piccola si chiamava Dayana Arlotti, aveva 5 anni ed era in vacanza con suo papà Williams. Come emerso da alcuni passaggi della richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati, la bambina non aveva trovato posto sulle scialuppe del ponte 4, lato sinistro, ed era stata indirizzata dai membri dell’equipaggio sul lato destro dello stesso ponte. Mentre stava percorrendo il corridoio all’interno della nave, cadde insieme al papà nella voragine apertasi con il definitivo ribaltamento sul fianco destro dell’imbarcazione, precipitando in una zona allagata del ponte.

Il 13 gennaio 2012 perse la vita anche il musicista Giuseppe Girolamo, batterista 30enne di Alberobello (Bari), che cedette il suo posto su una scialuppa di salvataggio e poi morì per asfissia da annegamento. Maria D’Introno, anche lei 30 anni, fu inviata dall’altro lato del ponte 4 perché la scialuppa che aveva scelto non riusciva a essere calata in mare. Si lanciò in acqua, ma non sapeva nuotare. Morirono annegati anche i coniugi americani Barbara Ann e Gerald Frank Heil, nel ribaltamento sul fianco destro della nave. Fra i morti anche la tedesca Elisabeth Bauer, 79 anni, salita a bordo con l’amica Margarethe Neth: entrambe sono decedute per asfissia da annegamento. Diversi corpi sono stati recuperati molto tempo dopo l’incidente.

È il caso di Maria Grazia Trecarichi, 60 anni, i cui funerali si sono potuti tenere solo il 15 novembre 2013. E dopo 2 anni e 10 mesi dal naufragio è stato ritrovato l’ultimo cadavere, quello di Russel Rebello: 32 anni, di origini indiane, lavorava sulla nave come cameriere. I suoi resti erano in una cabina del ponte 8.

Tutti i nomi delle vittime e la giornata per ricordarle

Di seguito l’elenco di tutte le vittime: Dayana Arlotti, Williams Arlotti, Elisabeth Bauer, Michael Blemand, Tomás Alberto Costilla Mendoza, Maria D’Introno, Sándor Fehér, Horst Galle, Christina Mathilde Ganz, Norbert Josef Ganz, Giuseppe Girolamo, Jeanne Yvonne Gregoire, Pierre André Émile Gregoire, Gabriele Maria Grube, Guillermo Gual Buades, Barbara Ann Heil, Gerald Frank Heil, Egon Martin Hoer, Mylene Lisiane Marie Théreèse Litzler, Giovanni Masia, Jean Pierre Micheaud, Margarethe Neth, Russel Terence Rebello, Inge Schall, Johanna Margrit Schroeter, Francis Servel, Erika Fani Soria Molina, Siglinde Stumpf, Maria Grazia Trecarichi, Luisa Antonia Virzì, Brunhild Werp e Josef Werp.

Dal 2015, sull’Isola del Giglio è stata istituita ufficialmente la “Giornata delle vittime della Costa Concordia” per ricordare chi ha perso la vita nel naufragio. Cade il 13 gennaio di ogni anno.

Cosa è rimasto della Costa Concordia?

Il 12 maggio 2015 il relitto della nave, alleggerito di 5.700 tonnellate di materiali, dopo un trasferimento notturno di 10 miglia dalla banchina di Pra’, è stato collocato nell’area dell’ex Superbacino del porto di Genova per essere definitivamente smantellato.


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Francesco Schettino

Cosa fece Schettino?

Nel maggio del 2017 la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la sentenza di condanna a 16 anni a Francesco Schettino. Sul comandante pesano omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave. Schettino è stato anche interdetto per cinque anni dalle professioni marittime.

Quanto è costato il recupero della Concordia?

La rimozione e il ripristino ambientale al Giglio è di 893 mila euro. Con le compensazioni ai passeggeri feriti e ai familiari delle vittime si arriva a 1,16 miliardi. La rimozione del relitto è costata 447 milioni a vantaggio di Titan-Micoperi. Per la demolizione serviranno 100 milioni.

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