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Boschi taglia il nastro di villa Matarazzo in un bagno di folla istituzionale | PHOTOGALLERY

CASTELLABATE. Villa Matarazzo ha riaperto finalmente i battenti e a tagliare il nastro è stata Maria Elena Boschi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, accompagnata da Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania.

A fare gli onori di casa il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, e il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli.

La villa Matarazzo sarà la sede del Centro di promozione riserve marine e del paesaggio mediterraneo.

Nell’occasione è stata anche inaugurata la mostra “A Passi di Biodiversità”, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e dello Tutela del Territorio e del Mare. Verranno aperti al pubblico la villa e il parco comprendente il roseto che sarà fra i più grandi d’Europa e conterà oltre 210 specie diverse di piante. Annessa alla villa è la sala Cinema 3D dove è possibile vedere bellissime immagini dei fondali marini del Parco attraverso una esperienza virtuale immersiva.


Istituzioni al completo

A rispondere all’invito dell’Ente Parco sono state decine di sindaci dei Comuni del Parco del Cilento, esponenti della Provincia di Salerno, i consiglieri della Regione Campania, il Prefetto di Salerno. Un bagno di folla istituzionale per De Luca ma soprattutto per Boschi, annunciata quasi come una star e assediata da sindaci e collaboratori che hanno fatto la fila per salutarla, stringerle la mano, scattare selfie.





La richiesta per un Parco business-friendly

Nei discorsi con i quali villa Matarazzo è stata ridonata ai cittadini del Parco, Pellegrino e Spinelli non hanno perso l’occasione di ricordare che le aree protette in Italia necessitano di una riforma che miri a favorire lo sviluppo delle attività economiche in queste zone. Riforma chiesta anche da Vincenzo De Luca.


Villa Matarazzo: un po’ di storia

Villa Matarazzo apparteneva all’imprenditore italo-brasiliano Francesco Matarazzo, vissuto fra il 1854 e il 1937. Emigrato in Brasile, qui ha fatto la sua fortuna non tagliando mai i fili che lo legavano alla sua terra natìa e a Castellabate.

Alla sua morte, il gruppo delle Indústrias Reunidas Francisco Matarazzo (IRFM) era costituito da 365 fabbriche, che si estendevano per un totale di 2 milioni di m2 e davano lavoro a 600 tecnici, 2000 impiegati e 25.000 operai.

La villa è stata poi acquistata dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni che l’ha consegnata in gestione al Comune di Castellabate.

La convenzione è stata stipulata tra l’Ente Praco e il Comune di Castellabate nel 1999. Vi si leggeva che “il Comune si impegna…ad assicurare l’acquisizione della Villa Matarazzo in Santa Maria di Castellabate e il successivo trasferimento in proprietà a favore del Parco… Il Parco con successivo atto concederà al Comune la gestione delle aree, degli immobili e delle pertinenze…”


Il progetto di restauro e valorizzazione

L’Ente Parco ha avviato quindi il progetto di riqualificazione della villa nel 2008. Il Progetto Centro di promozione riserve marine e del paesaggio mediterraneo in Villa Matarazzo e parco attrezzato è stato approvato e finanziato dalla Regione Campania nel 2008.

I lavori di restauro della villa sono stati finanziati attraverso il fondi europei del POR FESR 2007/2013  con  poco meno di 5 milioni di euro (4.974.600 € – Corte dei Conti).



Il video

 


 

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