PISCIOTTA. Sversavano le acque nere direttamente in mare. Cinque case-vacanze di insospettabili professionisti, realizzate a Caprioli, nelle località Gabella e Punta Paradiso, sono state scoperte e segnalate dai carabinieri della stazione di Pisciotta all’autorità giudiziaria.
Nei guai i proprietari degli appartamenti: tre persone del posto e due professionisti napoletani. Dovranno rispondere del reato di inquinamento ambientale. In assenza della fogna comunale avevano realizzato impianti autonomi, con vasche imof, e alle vasche avevano collegato anche dei tubi di scarico che permettevano, in caso di riempimento, di far defluire le acque nere nel terreno e successivamente in mare. Un modo per abbattere i costi ed effettuare l’espurgo con la ditta incaricata, solo raramente.
Le indagini sono partite alcune settimane fa, a seguito di numerose segnalazioni di bagnanti che lamentavano la presenza in mare di liquami ed escrementi. I carabinieri, diretti sul posto dal maresciallo Pasquale Caputo e comandanti a livello territoriale dal capitano Mennato Malgieri, hanno setacciato lo specchio acqueo antistante le abitazioni per diversi giorni. Come racconta il quotidiano La Città, poi al momento giusto è scattato il blitz con l’ausilio di un funzionario dell’ufficio tecnico del Comune. In totale sono state controllate 22 abitazioni, tutte seconde case. E cinque sono risultate con scarichi irregolari.
Oltre alla denuncia penale, nelle prossime ore, il Comune potrà elevare ulteriori sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 1500 euro ad un massimo di 15mila. I controlli, condotti dagli uomini dell’Arma in stretto contatto con la Procura, hanno messo in luce come, in mare, siano arrivati reflui non depurati, compromettendo in alcuni casi la perfetta pulizia delle acque.
«È nostra intenzione – ha spiegato il capitano Malgieri – continuare a monitorare tutti quegli insediamenti che possono avere un impatto ambientale sul mare, a fronte anche di numerose segnalazioni di turisti e residenti. I controlli proseguiranno per tutta la stagione estiva».
Non a caso sono in corso, proprio in queste ore, ulteriori accertamenti su altri scarichi domestici già individuati. Tolleranza zero anche per il sindaco Ettore Liguori. «Non ho ancora letto gli atti – tiene a precisare il primo cittadino di Pisciotta – ma comportamenti di questo tipo vanno perseguiti senza alcun tentennamento. La salvaguardia della costa e del mare è al primo punto dell’azione amministrativa».
Controlli verranno effettuati anche in strutture turistiche e commerciali. Purtroppo il fenomeno degli scarichi abusivi in mare è una delle piaghe del Cilento, che ancora attende il completamento degli impianti di depurazione in numerosi comuni della costa. Le indagini naturalmente proseguono e non sono esclusi risvolti giudiziari nelle prossime ore.