Cronaca

Vaccino anti-Covid obbligatorio ed effetti avversi: come funzionano gli indennizzi

Vaccino anti Covid obbligatorio ed effetti avversi: come funzionano gli indennizzi? Procedura, chi può richiederlo, cosa serve e i moduli

Vaccino anti Covid obbligatorio ed effetti avversi: come funzionano gli indennizzi? E cosa c’è da sapere? Con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 è tornato attuale il tema dei possibili effetti dannosi, più o meno gravi, conseguenti alla vaccinazione contro il Coronavirus. Vediamo insieme la procedura, chi può richiederlo, cosa serve ed i moduli.

Vaccino Covid e effetti avversi, come chiedere gli indennizzi

I soggetti danneggiati possono presentare la domanda alla Azienda Sanitaria di residenza che la istruisce fino alla redazione del verbale da parte delle Commissioni mediche ospedaliere. Acquisito il parere, l’Azienda Sanitaria provvede a notificare all’interessato l’esito del predetto giudizio e, in caso di riconoscimento del diritto all’indennizzo, a emettere decreto per la liquidazione e relativo mandato di pagamento.

L’istanza va presentata presso l’Azienda Sanitaria di residenza. 

Chi può richiederlo

  • i soggetti danneggiati irreversibilmente da epatite o da infezione da HIV derivante da trasfusione o somministrazione di emoderivati;
  • i soggetti danneggiati a causa di vaccinazione obbligatoria per legge o ordinanza di un’autorità sanitaria;
  • gli operatori sanitari che in occasione e durante il servizio abbiano contratto una infezione a seguito di contatto con sangue e suoi derivati;
  • i soggetti non vaccinati che abbiano riportato una menomazione permanente in conseguenza al contatto con persona vaccinata;
  • i soggetti che per motivi di lavoro o incarico del proprio ufficio, o per poter accedere ad uno stato estero, si sono sottoposti a vaccinazioni che, pur non essendo obbligatorie, risultassero necessarie;
  • soggetti operanti in strutture sanitarie ospedaliere a rischio che si sono sottoposti a vaccinazioni anche non obbligatorie;
  • coniuge contagiato da uno dei soggetti sopra indicati;
  • figlio contagiato durante la gestazione da madre che ha avuto riconosciuto il diritto all’indennizzo;
  • gli aventi diritto, nell’ordine: il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli minorenni, i fratelli maggiorenni qualora a causa delle vaccinazioni o delle patologie previste dalla legge sia derivata la morte.

Cosa serve per richiederlo

  • a. Domanda di indennizzo riportante data, firma.
  • b. Documenti amministrativi (di riconoscimento e codice fiscale).
  • c. Documenti sanitari che attestino l’evento dannoso (vaccinazione o trasfusione), la menomazione psico-fisica permanente, la data del manifestarsi della menomazione permanente.

Moduli

Non sono presenti moduli

Quanto tempo ci vuole

Secondo la normativa nazionale vigente, tenuto conto della natura pubblica degli interessi tutelati e della particolare complessità del procedimento.

Quanto costa

Non è previsto il pagamento di alcuna tariffa

Come viene comunicato l’esito

  • Posta tradizionale
  • Posta elettronica certificata

Dove viene pubblicato l’esito

Non è prevista la pubblicazione dell’esito


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