BATTIPAGLIA. La sindaca Cecilia Francese mostra gli artigli sulla vicenda dello Stir, del compostaggio e dei miasmi che da settimane tiene banco in città.
In una nota, la sindaca afferma che «gli attacchi strumentali, offensivi e opportunistici che mi sono stati portati sulla vicenda dello Stir lasciano il tempo che trovano e soprattutto rivelano livore e frustrazione (che umanamente comprendiamo!) da parte di chi riscoprendo, dopo decenni di continua presenza istituzionale, improvvisamente una anima ambientalista si trova a dovere, comunque, criticare una Amministrazione Comunale che senza guardare in faccia a nessuno, dinanzi al riproporsi di un antico problema per la città, ha chiesto in modo assillante, da mesi, ed ha ottenuto controlli su tutte le strutture pubbliche e private esistenti sul territorio che operano nel settore dei rifiuti. Per la prima volta, proprio per l’insistenza di questa Amministrazione, si sono avuti controlli sull’impianto Stir».
Continua la sindaca Francese: «Eppure lo Stir sta li da anni! Eppure il problema dei miasmi sulla città (per problemi allo Stir o per altri fattori!) si ripropone da anni! Per quanto riguarda le accuse di “campanilismo” vorrei solo ricordare che i controlli ed i problemi allo Stir non escludono che ci siano problemi anche in altre strutture. Ci saremmo aspettati da parte di altri Sindaci limitrofi, proprio in uno spirito di collaborazione istituzionale e in un ragionamento di area vasta, altrettanta decisione e disponibilità controlli sui propri territori. Pazienza ne riparleremo se dai controlli dell’Arpac emergeranno disfunzioni anche su altre strutture.
Vuol dire che anche in quella eventualità sarà colpa della Amministrazione Francese e del suo campanilismo! In realtà non è questa sindaca a fare ragionamenti campanilistici ma chi si sottrae al confronto rifiutando di partecipare ai tavoli tecnici sminuendo una questione ambientale e puntando il dito contro la sindaca della città vicina, chi fa ciò dimostra solo di non voler collaborare alla soluzione del problema, ma di alimentare una guerra tra le parti senza pensare alla salute dei cittadini.
Non intendo indietreggiare di un passo dal tavolo tecnico, alle denunce, all’audizione in Regione per evitare che la mia città sia ancora una volta esposta al rischio di nuovi insediamenti. Mi meravigliano certe affermazioni, piuttosto mi aspettavo controlli serrati. Non abbiamo paura di punire i trasgressori delle norme presenti sul territorio, ma non possiamo sminuire un discorso così importante senza un controllo serrato di tutti gli impianti, quindi, sono invitati tutti a fare lo stesso. Il problema dei miasmi va risolto. In settimana sarà approvata una delibera da inviare alla Regione, alla Provincia e a tutti gli Enti preposti al rilascio che vieti l’insediamento di ulteriori siti di stoccaggio e ad ampliamenti ai siti attualmente esistenti; mentre si procederà all’adozione di un regolamento edilizio/ambientale che possa disciplinare in modo rigoroso le emissioni olfattive e nel quale rivendicare quanto più possibile il peso del parere del Comune rispetto all’insediamento di ulteriori siti e/o ampliamenti.
Agli altri Sindaci l’invito, in uno spirito reale, e non meramente enunciato alla stampa, di collaborazione, di solidarietà e di politica di area vasta, piuttosto che ad accusarci di campanilismo ( quasi ad esorcizzare il pericolo che il problema sia presente anche sul loro territorio) ad effettuare i controlli anche nei propri confini, ed a partecipare al tavolo tecnico che abbiamo chiesto proprio per affrontare e risolvere la questione miasmi, non per alzare l’indice accusatorio verso qualcuno! È evidente che l’assenza da quel tavolo che abbiamo chiesto e organizzato in uno spirito di solidarietà, che poi, invece, altri richiama ogni pie’ sospinto, solleverebbe perplessità e dubbi sulla attendibilità degli enunciati intenti collaborativi»