Operazione Chiamata alle Armi indaga docenti universitari.
Oltre 500 militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione, stamani, alla vasta operazione di polizia giudiziaria denominata “Chiamata alle armi” su tutto il territorio nazionale, nell’ambito della quale sono stati eseguiti 29 provvedimenti cautelari personali nei confronti di docenti universitari di diritto tributario (7 agli arresti domiciliari e 22 interdetti allo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi) per reati di corruzione e più di 150 perquisizioni domiciliari presso uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali.
Sono 59 le persone indagate complessivamente per reati di corruzione.
Le misure coercitive sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, a seguito di articolate investigazioni svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco e dal sostituto procuratore Paolo Barlucchi.
Secondo quanto si è appreso, i docenti universitari di diritto tributario finiti agli arresti domiciliari sono residenti: uno a Milano, uno a Livorno, tre a Roma, uno a Bologna e uno a Napoli. Sarebbero titolari di cattedre negli atenei di Siena, Napoli, Cassino, Bologna e Castellanza Varese.