SALERNO. «Se riusciamo a dare con tempestività risposte concrete ai fatti delinquenziali che si verificano in città è anche grazie ai sistemi di videosorveglianza. Devo però constatare che l’importante contributo video viene sempre fornito alle forze di polizia dalle telecamere private, poche volte da quelle pubbliche che quasi sempre non funzionano».
Come racconta il quotidiano Il Mattino, un monito duro quello del procuratore capo Corrado Lembo lanciato nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare l’operazione della Squadra mobile che ha portato all’arresto dei due rapinatori di mercoledì sera. Il procuratore capo non usa mezzi termini. «Il 12 agosto scorso – spiega – si è avuto un furto in via Roma ma non siamo riusciti ad accedere ai video perché le telecamere comunali erano fuori uso.
E tutto questo accadeva in pieno centro…». Quindi commenta: «Questo non aiuta di certo a garantire la sicurezza dei cittadini». Il procuratore capo di Salerno insiste sulla videosorveglianza pubblica. «Sarebbe interessante capire perché questi sistemi, per cui sono stati presi dei finanziamenti, non funzionino. Si potrebbe ipotizzare, ma è una ipotesi assolutamente non reale, che ci siano collusioni con il mondo delinquenziale ma, ripeto, è una ipotesi non reale.
Oppure non ci sono i soldi per attivare tutti l’apparato ma, in questo caso, credo che una amministrazione dovrebbe chiedersi se valga più la sicurezza dei propri cittadini oppure la fiera di paese e regolarsi di conseguenza. Basta dirottare i mezzi finanziari dalle feste e dalle opere faraoniche verso gli apparati tecnologici che garantiscono la sicurezza. E questo vale per il capoluogo come per i piccoli centri. Infine ci sarebbe da ipotizzare che, se una amministrazione non si preoccupa di garantire il funzionamento della videosorveglianza, sia solo perché ha un comportamento negligente».