SASSANO. Ingresso vietato per i cittadini di Sassano al secondo piano del municipio. Lo rende noto il comitato cittadino “Che fare?” con una nota stampa.
«Non sappiamo in quale altro posto del mondo possa succedere, ne dove gli amministratori di un Comune abbiano mai visto una catena che impedisce ai cittadini l’ingresso agli uffici ma, di sicuro, succede a Sassano. In base alla rimodulazione degli orari comunali il giovedì sarebbe un giorno nel quale si può solo accedere all’anagrafe ed al protocollo, situati al piano terra, mentre è impedito l’accesso agli altri uffici ai piani superiori.
E il sindaco, per farlo capire, non ha trovato di meglio da fare che far tendere una catena sulle scale mentre un addetto è incaricato di sollevarla in caso di deroga. Questa è la sorpresa fatta agli ignari sassanesi che, nella giornata di giovedì 6 aprile, si sono recati presso gli uffici del Comune.
La scelta di tendere una catena appare come un gesto simbolico che, se mai ce ne fosse stato bisogno, restituisce il senso ad una forma di gestione della cosa pubblica sempre più autoreferenziale e intesa come cosa loro, lontana dai bisogni delle persone e dai problemi. Si è voluto segnare un confine. Separarsi e rinchiudersi nella torre d’avorio lontani da quella realtà alla quale si dovrebbero proporre soluzioni. Riteniamo, inoltre, umiliante per la dignità di una persona rimanere tutto il giorno a guardia di una catena per impedire l’ingresso ai cittadini. Una sorta di bullismo amministrativo irresponsabile e volgare.
Chi,e cosa, abbia fatto propendere per tale decisione non è dato sapere ma, sicuramente, appare sciagurata ed offensiva e intimidatoria nei confronti dei cittadini “invitati” a stare lontani dagli uffici. Auspichiamo trovino la forza e l’umiltà per chiedere al più presto scusa a tutti i cittadini per l’insulto arrecato alla loro dignità e la ferita inferta a quella che dovrebbe ancora essere un’istituzione di tutti.
Oltre quel “confine” simbolicamente teso per i cittadini, almeno il giovedì, si spera non vadano nemmeno i fornitori di servizio in odore di camorra, infiltrabili dalla delinquenza organizzata, o sotto processo per traffico illecito di rifiuti con i quali l’Amministrazione Pellegrino continua ad intrattenere rapporti ed a cui continua a liquidare fatture. Flaiano, mai come in questo caso, avrebbe avuto la certezza che “la stupidità ha fatto progressi enormi”».