Fonderie Pisano, anche D’Acampora scrive al Sindaco.
BATTIPAGLIA. Luigi D‘Acampora, Consigliere d’opposizione a Battipaglia, scrive una lettera aperta al Sindaco di Battipaglia riguardo la delocalizzazione delle fonderie Pisano. Riportiamo qui di seguito la lettera in maniera integrale.
“Battipaglia dovrebbe catalizzare lo sviluppo dell’industria alimentare, questo per capitalizzare la naturale vocazione del territorio e valorizzare il comparto agricolo locale nonchè il turismo, altra vocazione di un’area posta tra due costiere uniche in Italia.
Questa sarebbe stata una lettera aperta da parte del sindacalista provinciale della Cisal Luigi Vicinanza che avrebbe smosso il nostro orgoglio ed un desiderio di riscatto e non una lettera che, a mio avviso, suona veramente di scandaloso.
Si scrive una lettera aperta al Sindaco di Battipaglia, un Sindaco che assieme alla sua maggioranza mai e poi mai ha voluto votare l’emendamento proposto dall’opposizione nel quale veniva esternato a lettere cubitali il no alla delocalizzazione delle fonderie Pisano, hanno votatato invece un loro emendamento nel quale solo giri di parole ma nessun no diretto alle fonderie Pisano.
Pertanto non capisco – scrive nella sua lettera il Consigliere d’opposizione – tutta questa reverenza nei toni da parte del signor Vicinanza visto che chi veramente ha lottato contro le Pisano erano veramente in pochi ma il Sindaco, come per il sito di compostaggio, dice e non dice.
Oggi, dopo che un po’ di acqua sotto i ponti ne è passata, pensando che la gente dimentica ed avendo ricevuto sentenza a sfavore per la prosecuzione dell’impianto esistente ci si inventa questo espediente per poter riaprire un argomento di cui la città di Battipaglia non dovrebbe assolutamente testimone.
La nota presenza di fonderie in Germania (a detta del Sindacalista) è falsa in quanto in quel paese si rispetta la normativa che prevede la localizzazione di questi impianti in area dove vi è scarsa densità demografica. Oltre al fatto che le fonderie in Europa sono in estinzione in quanto vengono delocalizzate in paesi in via di sviluppo.
Inoltre, qualora fosse vero che le nuove tecnologie sono “innocue” perché non ristrutturano l’impianto di Salerno? Per quanto riguarda le assunzioni, è falso quanto dichiarato perché i dipendenti delle Pisano sono tutti in regime di cassa integrazione. E qualora fosse possibile, il 20% di assunzioni ammonterebbe a circa 20 unità, numero che non giustifica una fabbrica tanto impattante sul territorio: Fratte ha un’incidenza di malattie neoplastiche e dell’apparato respiratorio quasi epidemica. Infine, chiederei dove risiede questo Vicinanza!
Smettiamola di parlare di città dalle infiltrazioni camorristiche, nulla di fatto ad oggi abbiamo constatato, nessuna condanna al momento è stata inflitta ma soprattutto nessun battipagliese deve ricondurre ogni ragionamento a tale sciagura e, peggio ancora, qualcuno che non puo’ sentirsi nè vestirsi da battiapagliese.
Non si puo’ chiedere a Battipaglia, e questo sarà soprattutto responsabilità del Sindaco e della sua maggioranza, di essere anche il faro delle fonderie Pisano, visto che Battipaglia è già il faro di circa duecento paesi che conferiscono la loro immondizia nel nostro Stir che fra pochi mesi lo vedrà sempre più operativo ad ultimazione del sito di compostaggio.
Cosa si deve chiedere a questa città, questi cittadini cosa dovranno subire, i nostri figli e noi dobbiamo renderci conto a quali rischi siamo esposti.
Purtroppo devo dire che le normative europee, ma soprattutto il buon senso, imporrebbero di consultare le popolazioni locali prima di prendere decisioni condizionali la salute, il valore degli immobili, la qualità della vita.
Non puo‘ decidere il Sindaco da solo, come un antico despota feudale!”
http://salerno.occhionotizie.it/cronaca/fonderie-pisano-vicinanza-cisal-scrive-alla-sindaca-battipaglia/