EBOLI. Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, non ha accolto il rifiuto della popolazione della città alla costruzione di nuovi impianti per la lavorazione dell’immondizia.
Cariello, in seguito alla crescente protesta dei cittadini, dichiara:« Vi è già la concessione ad una società che il Comune non può autonomamente bloccare e che è stata decisa cinque anni fa, in caso contrario vi sarebbe una richiesta danni nei riguardi dell’ente.
Dipende tutto dalla Regione nell’ambito del piano rifiuti per la Campania ed è per tale motivo che abbiamo chiesto un’audizione a Napoli.
Ma, tendenzialmente, non sono contrario all’impianto anaerobico perché permetterebbe pure di evitare altri siti per la lavorazione dei rifiuti chiudendo la filiera con il sito di stoccaggio già attivo.
Il tutto secondo le migliori tecnologie per garantire elevati standard di sicurezza».
Conferenza dei servizi alla Regione per risolvere il problema dei rifiuti
Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco sono piuttosto chiare ma non escludono necessariamente tutte le possibilità, il sindaco infatti continua: «Si deve tenere sull’argomento anche una conferenza dei servizi a cui il comune di Eboli parteciperà con attenzione ed in cui dovremo comprendere se il parere della nostra amministrazione sia vincolante.
Ma è sull’intera vicenda dei rifiuti che poniamo notevole attenzione e sulla quale intendiamo anche confrontarci in una apposita conferenza con tutti i comuni del territorio per trovare ogni idonea oltre che possibile soluzione».
La conferenza di cui Cariello parla è quella che si terrà il 29 novembre a Napoli, negli uffici preposti della Regione, proprio sulla questione dei rifiuti sul territorio di Eboli e della Piana del Sele.
Cariello sull’impianto di compostaggio: la risposta dell’opposizione
L’opposizione, nel frattempo, si schiera al fianco della popolazione nelle sue rimostranze contro la costruzione degli impianti di compostaggio.
Il presidente del Consiglio comunale, Fausto Vecchio, infatti, ha dichiarato a La Città: «Con forza chiediamo che il comune di Eboli continui ad indirizzare rispetto all’area Pip le proprie scelte fino ad ora già votate al sostegno di investimenti per logistica ed industria.
Crediamo che non possa essere altrimenti ad assoluta tutela sia del territorio che di chi vi risiede o su di esso opera.
Sosteniamo che non è possibile realizzare alcun ulteriore impianto di trattamento dei rifiuti ad Eboli e sollecitiamo controlli costanti di alta qualità su ogni attività attualmente in essere».