Cronaca

Nuove regole in arrivo, addio al sistema a colori delle regioni: resterà solo la zona rossa | Come funziona

Addio al sistema a colori delle Regioni, con la zona rossa che sarà l’unica a resistere. Come funziona e cosa c'è da sapere

Addio al sistema a colori delle Regioni, con la zona rossa che sarà l’unica a resistere. Il sottosegretario alla salute Andrea Costa intervenuto a “Effetto Giorno” su Radio 24 ha parlato nuovamente del cambio delle regole Covid ribadendo l’intenzione di superare il sistema a colori. “C’è la volontà di superare il sistema a colori, potrebbe restare la sola zona rossa come livello di attenzione per gli ospedali ma senza le restrizioni, che oggi sono previste, per tutti i vaccinati o guariti”, le parole di Costa che ha aggiunto che arriverà presto anche un chiarimento sulla quarantena a scuola.

Addio al sistema a colori delle Regioni: come funziona

Si va verso un alleggerimento delle misure restrittive anti Covid. A incoraggiare il Governo sono i dati sui contagi e quelli sulle vaccinazioni: l’80% degli italiani ha concluso il ciclo vaccinale primario. Tra le semplificazioni in progetto, ci sarebbero quelle relative alle norme sulle quarantene a scuola e il superamento delle zone a colori. Altra novità il green pass illimitato per chi si è sottoposto alla terza dose di vaccino. E sono diverse le richieste di semplificazione che arrivano al Governo. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza del Regioni, propone “un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero Paese“.

“Abbiamo discusso della posizione dei governatori sul superamento del sistema a colori. Dopo due anni di pandemia trovo corretto parlarne, con buonsenso, per aggiornare e semplificare le misure, anche in considerazione degli ottimi risultati raggiunti grazie alla campagna vaccinale“, ha detto la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini.

Non solo: si va verso lo stop del sistema a colori attualmente in vigore (resta solo la zona rossa). Si va inoltre verso il green pass senza scadenza per coloro che hanno ricevuto la dose booster e non di sei mesi come previsto a partire dal primo febbraio.


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