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Cantante famoso accusato di stupro a Le Iene: ecco chi è il ragazzo

Le Iene, e loro servizio che porta alla luce la storia di Matteo, abusato a 16 anni da un cantante famoso. Continua così la serie di denunce che sta sconvolgendo il mondo dello spettacolo dal primo caso Weinstein.
Il ragazzo, oggi 38enne, ha raccontato ai microfoni di Veronica Ruggeri la violenza subita quando lavorava come cameriere in un albergo. Se per il momento il nome del cantante italiano rimane segreto, la notizia promette di creare un terremoto anche nel mondo musicale.

Le Iene cantante famoso accusato

” Matteo, perché dovrei crederti? ” incalza la Ruggeri e Matteo risponde ” Perché ci sto mettendo la faccia “. Inizia così il racconto di una storia terribile, l’ennesima che vede coinvolto un nome famoso del mondo della musica e dello spettacolo. Registi, produttori e uomini di potere: arriva la denuncia di un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva solo 16 anni. Sono passati oltre vent’anni e solo ora riesce a parlare.

Nel corso dell’intervista, Matteo racconta come il suo trauma sia rimasto sepolto e dimenticato fino allo scoppio del caso Weinstein. L’attenzione mediatica sulle violenze, le molestie e gli abusi gli hanno reso la situazione intollerabile, spingendolo a rompere il silenzio.

La redazione delle Iene, prima di dichiarare il nome del cantante famoso responsabile dei fatti, ha voluto verificare la storia . E’ lo psicologo e criminologo Angelo Zappalà a fornire alla giornalista Veronica Ruggeri delle tecniche e dei suggerimenti per cercare di capire se la storia del ragazzo è vera oppure no. I casi di violenza sono estremamente complessi e si potrebbe anche trattare di una mente fragile influenzata dai recenti fatti della cronaca.

Zappalà avverte che non è facile trovare congruenza nei racconti come questi e cita il caso John Lennon, ucciso proprio dal suo più grande fan. Che Matteo stia cercando di attirare disperatamente l’attenzione di un suo mito?

La violenza

Iniziando con cautela con una serie di domande generiche sulla vita del ragazzo, Veronica entra nel dettaglio e chiede di raccontare cosa accadde vent’anni fa.

Il racconto di Matteo è lucido e drammatico. All’epoca dei fatti, il ragazzo aveva 16 anni e stava svolgendo uno stage estivo presso un albergo a quattro stelle che ospitava diversi personaggi famosi, radunatisi per un evento importante. Matteo si occupa del servizio in camera per diversi Vip, tra cui proprio il suo aguzzino. Il cantante in questione tenta più volte un approccio finché Matteo una volta non si ferma in camera con lui per scambiare quattro chiacchiere: ed è proprio qui che avviene la violenza.

I dettagli

Il racconto di Matteo passa in rassegna ogni singolo dettaglio: come il cantante gli abbassa i pantaloni, lo fa voltare e lo stupra. Il cantante famoso agisce in maniera fredda e lucida, mentre il ragazzo rimane immobile e ghiacciato. Il violentatore ignora che per Matteo è la prima volta e lo abbandona sul letto, in lacrime. Dopo aver fatto la doccia, gli viene chiesto di lasciare la stanza perché starebbe arrivando la moglie del cantante.

Lo stupratore dichiara di volergli dare dei soldi, ma il ragazzo abbandona la stanza: quel giorno, continua a lavorare. Una volta tornato a casa, Matteo si lava più volte per cercare di sciacquare via quella tremenda esperienza.

Le prove

E’ a questo punto che la giornalista decide di recarsi sul luogo dei fatti per verificare con il personale dell’albergo la sconvolgente dichiarazione di Matteo. Inizialmente, il numero di camera dove si sarebbero svolti i fatti non risulta corretto: la camera 334, dice infatti il direttore della struttura, non esiste. Il confronto con il direttore e una donna del personale però sembra confermare il racconto di Matteo su diversi punti.

Il libretto di lavoro di Matteo, l’evento che si svolse in piazza nel 1996 e persino la descrizione del mobilio della stanza, che si rivela essere la 309. I pezzi del puzzle combaciano perfettamente e per Matteo potrebbe essere il momento della verità, dopo anni in cui ha rivissuto mentalmente quell’esperienza drammatica.

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