BATTIPAGLIA. Si è tenuta questo pomeriggio, alle ore 15.30, la conferenza stampa convocata dal comitato “Battipaglia dice NO” sull’ipotesi di riduzione dei rifiuti da parte della Regione.
Sono intervenuti i tre portavoce, Nunzio Vitolo, Cucco Petrone e Marco Furmio.
Ipotesi riduzione rifiuti: le dichiarazioni
«Rispettiamo i ruoli di ognuno e le mansioni. Fino a poco tempo fa eravamo convinti che la nostra fosse una voce isolata anche dopo la manifestazione del 23 novembre dove il popolo – indirettamente – ci aveva dato un mandato istituzionale.
Improvvisamente udiamo voci che fino ad ora non si erano sentite.
Quando il piano rifiuti fu approvato nessuno eccepì nulla. E mi riferisco ai partiti che fino ad adesso non si erano né visti né sentiti e che ora rivendicano fantomatici documenti, e ai politici che a malapena conoscono dove è collocata Battipaglia.
Senza tutto il lavoro che abbiamo svolto, a partire dalla messa in piedi del comitato in agosto, e passando per le assemblee pubbliche, i flash mob, lo striscione appeso al Comune, le partecipazioni ai consigli congiunti e all’audizione in Regione, fino alle più recenti manifestazioni natalizie dinanzi allo Stir e all’albero di Salerno, ora staremmo a goderci i lavori silenti nella zona industriale.
Ne prendessero atto tutti qualora le nostre reiterate richieste venissero parzialmente, o integralmente, accolte» ha detto Nunzio Vitolo.
In merito ai recenti articoli comparsi sui quotidiani locali, Marco Furmio ha precisato che «Siamo nati sotto una bandiera. Qualsiasi risultato di riduzione del danno non ci soddisfa e non ci tranquillizza.
Non smetteremo di lottare fino a quando non riusciremo a evitare l’ampliamento dello Stir. L’articolo di oggi (La Città) è pieno di condizionali. Troppi dovrebbe.
Mi domando: il popolo ha vinto? Volevamo realmente questo?.
Lancio un appello: considerato che sono stati commessi errori non sarebbe giusto che prima di prendere decisioni se ne parli col popolo chiedendosi cosa voglia realmente. Una via percorribile, ad esempio, potrebbe essere il referendum consultivo»
Le conclusioni sono spettate a Raffaele Cucco Petrone che non ha risparmiato alcune stoccate al candidato alla Camera, per il Partito Democratico, Mimmo Volpe: «La riduzione del danno non è l’obiettivo.
Ci teniamo a chiarire un’ultima cosa: abbiamo visto l’esultanza di oggi, la sindaca felice, candidati alla Camera che si intestano meriti (tutto da valutare). Bene, voglio ricordare a questi signori che Eboli – attualmente – lavora 8.000 tonnellate delle 20.000, se va in porto questa cosa passiamo a 35.000. A prescindere da ciò, invito i candidati che annunciano con entusiasmo questa vittoria, nella città dove avevano detto che £adesso toccava a noi”, di tenere in fresco lo spumante.
Il candidato del Pd ha parlato di “decisione della Regione”.
Fa riferimento a un documento tecnico che si dovrebbe approvare in settimana. Fra dicembre 2016 e gennaio 2017 il Consiglio ha approvato un piano regionale che dice chiaramente: “lo Stir si amplia e arrivano 35.000 tonnellate”. Ogni modifica a quella decisione sui quantitativi va presa dal consiglio regionale. Se e quando avremo una legge che modifica alla parte che riguarda Battipaglia allora potremo decidere di stappare lo spumante.
Ci accusano di aver ostacolato l’Ato. Noi lo abbiamo impedito? O la vostra incapacità? Sono convinti che gestiranno e ridurranno il quantitativo di rifiuti ma il piano Ato è subordinato a quello regionale. Fino a quando il consiglio non cambia, abbiamo qualcosa che vale di meno del protocollo d’intesa con il quale nel 2002 ci hanno fregati.
Non intendo più cadere nello stesso errore. Ci aspetta una marea di rifiuti. Non ci fidiamo di nessuno se non del consiglio regionale. Specialmente se un candidato viene qui, dopo averci massacrato in Regione, a dirci che ci ha risolto problemi che il suo padrone ci ha creato, guarda caso a un mese delle elezioni. Mi dispiace: noi non ci crediamo».